Manuel Bortuzzo in viaggio verso Roma alla guida di una Jeep: il nuotatore torna al volante dopo quasi un anno
Dopo la sparatoria, il ferimento, il coma, e poi la riabilitazione e il ritorno in vasca, ora per Manuel arrivano nuove sfide e nuove conquiste: la patente, l’automobile e la guida, passaggi fondamentali nella battaglia per la riconquista della normalità.
Manuel Bortuzzo se ne torna nella Treviso dove è nato e cresciuto solo per il tempo utile a prendere una macchina nuova e portarla a Roma, la città dove è stato colpito, dove sono stati arrestati e condannati i due autori dell’agguato, dove va avanti il suo percorso di guarigione.
Guiderà una Jeep Renegade con i comandi speciali, un regalo della concessionaria auto dove lavora Franco Bortuzzo, suo padre, entusiasta quanto il figlio: «Finalmente guiderai un po’ tu» ha detto scherzando a Manuel; «Nel viaggio di ritorno verso Roma guiderò per i primi cento chilometri, poi tocca a te…», gli ha risposto il ragazzo.
Ma prima di mettersi al volante, il nuotatore deve superare l’esame di patente B speciale, che sosterrà tra pochi giorni.
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