Mes, Meloni strattona Di Maio nel giorno del vertice di maggioranza: «Se gli resta un briciolo di dignità, faccia cadere il governo»
Più che un avvertimento, quello di Giorgia Meloni dal Messaggero contro Giuseppe Conte è una vera e propria minaccia. Il tema è ancora la riforma del Mes, il fondo Salva-Stati che ha scatenato il fuoco di fila dal fronte sovranista contro il governo e in particolare sul premier. Tema che sarà al centro del vertice di maggioranza di questa sera a palazzo Chigi, che già si preannuncia ricco di tensioni, visto che anche Luigi Di Maio ha messo in guardia l’esecutivo con quel «nessuna firma al buio».
Il Mes per Meloni è «uno scempio e una fregatura». E dopo lo scambio di denunce (minacciate) incrociate tra Salvini e il premier, si inserisce anche la leader di Fratelli d’Italia: «Se, davvero, avesse svenduto gli interessi nazionali per perseguire quelli personali sarebbe normale denunciarlo per alto tradimento».
Se Salvini si è appellato a Sergio Mattarella, perché intervenga sul caso Mes, la Meloni aggiunge zizzania nel governo, pungolando il capo politico del M5s perché stacchi la spina all’esecutivo: «Voglio vedere se a Di Maio resta un briciolo di dignità: voglio sentirlo dire, dimostrando di non pensare solo alla poltrona, che il governo cade su questo imbroglio».
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