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Dl Fisco, Renzi durissimo contro la maggioranza: «Fanno i moralisti, poi sulle fondazioni…». Di Maio: «Una porcheria»

02 Dicembre 2019 - 11:50 Redazione
Anche Luigi Di Maio è intervenuto per criticare l'emendamento che rinvia l’equiparazione delle norme sulle fondazioni a quelle sui partiti

Sono servite 14 ore per l’ok da parte della commissione Finanze della Camera al dl Fiscale, collegato alla Legge di Bilancio. Ore in cui non sono mancati terreni di scontro: dal carcere ai grandi evasori alle norme sulle fondazioni.

Entrambi gli emendamenti hanno spaccato la maggioranza. Nel caso del carcere per i grandi evasori Italia Viva ha votato no. Ma è stato ancora più duro l’attacco di Matteo Renzi contro gli alleati di governo che con un emendamento hanno preso la decisione di «rinviare l’applicazione dello spazzacorrotti per equiparare le regole di trasparenza tra partiti e fondazioni».

«Di giorno sui social fanno i moralisti, di notte in commissione salvano le LORO fondazioni», ha twittato Renzi, finito al centro delle polemiche dopo l’inchiesta sulla fondazione Open.

Di Maio dalla parte di Renzi: Una porcheria

Ma Renzi non è l’unico della maggioranza a criticare la decisione di rinviare l’applicazione dello spazzacorrotti per equiparare le regole di trasparenza tra i partiti e le fondazioni. Dura anche la reazioni di Di Maio: «Il decreto torni subito in commissione e si tolga quella porcheria»

L’emendamento sulle fondazioni

L’emendamento incriminato al decreto fiscale, che è stato approvato dalla maggioranza con il voto contrario di Italia Viva, porta la firma del deputato del Pd Claudio Mancini. La norma ha l’effetto di rinviare al 2021 l’entrata in vigore della equiparazione delle fondazioni, associazioni e comitati politici ai partiti.

Il ddl anticorruzione, cosiddetto “spazzacorrotti”, ha previsto obbligo di totale trasparenza per le donazioni ricevute dai partiti e ha esteso le stesse norme anche alle fondazioni collegate ai partiti o che destinino più di 5000 euro l’anno a finanziare attività politiche. Con le nuove norme si potranno dare contributi, prestazioni gratuite o altre forme di sostegno alle fondazioni solo acconsentendo alla pubblicità dei relativi dati, conservati in apposito registro.

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