Zambia, 15 anni di carcere a una coppia gay. L’ambasciatore Usa a Lusaka: «Sono inorridito»
Il governo dello Zambia non intende fare passi indietro sul caso di Steven Samba e Japhet Chataba, coppia omosessuale a processo a causa della loro relazione: è stata confermata in appello la sentenza di primo grado pari a 15 anni di carcere per «atti contro natura». Il processo è cominciato un anno fa, in seguito alla denuncia di un impiegato d’albergo, tale Kapiri Mposhi. Secondo quanto da lui riportato, i due uomini avevano consumato un rapporto sessuale al quale egli stesso avrebbe assistito da una finestra.
L’accusa dell’ambasciatore Usa
Un epilogo che non è stato gradito dalla diplomazia di Washington: l’ambasciatore statunitense a Lusaka, Daniel Foote, ha criticato l’operato dell’amministrazione giudiziaria in un Paese che «applica due pesi e due misure». «Personalmente sono inorridito», ha dichiarato. «Non c’è stata alcuna violenza, i due uomini hanno avuto un rapporto consensuale». Il rappresentante diplomatico di Washington nello Zambia ha fatto notare che «ai funzionari governativi è invece concesso di rubare milioni di dollari di fondi pubblici senza essere mai processati, quando i politici picchiano i cittadini perché osano esprimere solamente la propria opinione, nessuno dice nulla».
La difesa del governo zambiano
Dichiarazioni che hanno suscitato l’ira del ministro degli Esteri zambiano, intenzionato a inviare una lettera di protesta formale alla Casa Bianca. «Un rappresentante di un governo straniero che rimette in discussione una decisione di giustizia equivale a mettere in discussione la nostra stessa Costituzione», ha replicato Joseph Malanji, ricordando che in Zambia l’omosessualità è illegale, «motivo per cui la corte non ha fatto altro che applicare la legge vigente».
December 2, 2019
Prevedendo critiche e condanne da Paesi occidentali e partner allo sviluppo, nei giorni scorsi lo stesso presidente Edgar Lungu ha avvertito che «il Paese non sarà costretto a riconoscere i diritti dei gay», quindi non cederà a pressioni diplomatiche ed economiche esterne. In Africa oltre allo Zambia l’omosessualità è considerata reato in una ventina di Paesi su 64, punibile col carcere – e in alcuni casi anche con la pena di morte – come in Mauritania, Sudan, alcune regioni della Nigeria e della Somalia.
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