Russia, Putin: «L’espansione della Nato minaccia la nostra sicurezza, ma siamo pronti a cooperare»
La Nato celebra i suoi 70 anni ed è il palazzo di Buckingham Palace a dare il via, questa sera, con l’evento di gala, al summit dei capi di Stato dell’alleanza atlantica. Alleanza che però scricchiola e i dossier sul tavolo su tanti, a partire dai rapporti tra Turchia e Russia. «La Russia è pronta a cooperare con la Nato e, anche se considera la sua espansione vicino ai confini russi una delle potenziali minacce al Paese, spera che prevalgano gli interessi alla sicurezza comune», ha dichiarato Vladimir Putin ai margini dell’inizio del summit. «Abbiamo ripetutamente espresso disponibilità a contrastare assieme le vere minacce, inclusi il terrorismo internazionale, i conflitti armati locali e il pericolo della proliferazione non controllata delle armi di distruzione di massa», ha detto ancora Putin.
Rapporti complicati tra Russia e Ue
Congratulandosi poi con la neopresidente della commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente russo è tornato sulla questione della Crimea: «Entrambe le parti hanno sottolineato che, nonostante l’attuale periodo complicato nelle relazioni tra Russia e Unione Europea, trovare un terreno comune su punti chiave dell’agenda europea ed internazionale e sviluppare un dialogo diretto è nei reciproci interessi a lungo termine», si legge in una nota del Cremlino. E sulla necessità di instaurare buone relazioni con Mosca ha parlato anche il presidente turco Recep Tayyip Erdogan: «Le nostre buone relazioni con la Russia e altri Paesi non sono un’alternativa alla nostra relazione con gli alleati della Nato. Al contrario: sono complementari», ha detto Erdogan prima di partire per il vertice dell’Alleanza a Londra. Tra i temi più caldi della riunione ci sarà proprio la rinnovata partnership tra Ankara e Mosca grazie all’acquisto da parte della Turchia del sistema missilistico russo di difesa aerea S-400, che gli Usa considerano una minaccia per i sistemi Nato e i suoi cacciabombardieri F-35, di cui ha già bloccato la vendita alla Turchia.
Macron sulla Nato: «Morte cerebrale»
La Nato traballa e i contrasti al suo interno non sono pochi. A esprimere preoccupazioni sul futuro dell’alleanza è lo stesso presidente francese Emmanuel Macron, che già in mattinata aveva parlato di morte cerebrale: «Resto fermo sui miei commenti», ha detto il capo dell’Eliseo ribattendo a Donald Trump che aveva definito la sua uscita «offensiva».