Visto elettronico e passaporto. Breve (e non certa) guida al vostro prossimo viaggio a Londra
Forse solo una formalità, giusto una mail in più da mandare e un documento diverso da ricordarsi il giorno della partenza. Eppure l’ultima proposta di Boris Johnson sembra allungare quei 32 chilometri che separano il promontorio di South Foreland da quello di Cap Gris-Nez, i due punti più vicini del canale della Manica.
Il premier britannico, leader dei Tory e favorito per le prossime elezioni, ha lanciato una piano per allontanare il Regno Unito dal resto dell’Europa: i cittadini europei non potranno più arrivare nell’Isola solo con la carta d’identità, avranno bisogno di un visto elettronico e di un passaporto. Una rivoluzione? Abbastanza, ma tutto al momento resta ancora nel campo dell’ipotesi.
Quando non basterà più la carta d’identità
Per adesso non si può ancora parlare di una data certa, come non si può ancora parlare di una proposta certa. Quella di Boris Johnson è solo una proposta, lanciata peraltro a ridosso delle elezioni previste per il 12 dicembre. Secondo diversi osservatori si tratterebbe quindi di una mossa per allungare le distanze dai Labour, dati comunque in svantaggio.
In ogni caso, stando alle parole di Johnson, il piano potrebbe partire già dal 2021.
I documenti da compilare
I cittadini dell’Unione Europea verranno equiparati a quelli di qualsiasi altro Paese. Per entrare nel Regno Unito bisognerà quindi essere in possesso di un Eta, Eletronic Travel Authorisation e del passaporto.
Bisognerà fare una richiesta online e ricevere l’ok delle autorità almeno tre giorni prima della partenza in aeroporto. Ci sarà anche un costo, che potrebbe essere attorno ai 7 euro. Il modello è quindi lo stesso dell’Esta, l’Eletronic System for Travel Authorization richiesto per viaggiare negli Stati Uniti.
La durata del visto elettronico
L’Eta sarà valido solo per un periodo di tempo limitato. Si parla di tre mesi. In questo periodo però sarà possibile entrare e uscire più volte dal Paese. Per avere un visto più esteso dovrà essere necessario fare un visto lavorativo.
Al momento si parla anche di un divieto di accesso per viaggiatori europei con precedenti penali.
La stretta sui migranti
La
proposta di Johnson non si ferma ai turisti. Più in generale si
parla di uno sbarramento più severo sui migranti che arrivano in
Regno Unito, una sorta di valutazione per verificare le loro capacità
che va dai titoli di studio alle attitudini.
Proprio per
questo, il visto elettronico servirà anche per un conteggio esatto
di chi entra e chi esce dal Paese.
Foto di copertina: Background vector created by starline – www.freepik.com
Leggi anche:
- Boris Johnson sul London Bridge: «La scarcerazione anticipata non ha senso». E tutti i partiti fermano la campagna elettorale
- Boris Johnson gioca sporco: modificato account Twitter durante dibattito tv. Il social: «Inganna la pubblica opinione»
- Brexit, la corte suprema scozzese non costringerà Boris Johnson a chiedere un’ennesima proroga