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Manovra, Italia Viva punta i piedi contro la plastic tax. Nulla di fatto dopo il vertice a palazzo Chigi: domani nuovo faccia a faccia

05 Dicembre 2019 - 20:05 Redazione
«Le tasse contro la plastica e lo zucchero "funzionano" mediaticamente per i populisti. Ma sono un autogol per le aziende del settore», dice Matteo Renzi

Resta la tensione nella maggioranza sulla manovra dopo due ore di vertice di maggioranza a palazzo Chigi. Italia Viva, dopo aver annunciato l’arrivo di sub emendamenti per eliminare del tutto plastic tax e revisione della tassazione delle auto aziendali, ha posto il tema anche nel corso delle riunioni in Senato, fino ad abbandonare i lavori, e ha chiesto un incontro con il governo per il pomeriggio.

E il vertice di maggioranza è cominciato poco prima delle 18 e finito alle 20. Sarà necessaria un’altra riunione, fissata per domani 6 dicembre.

A palazzo Chigi con il premier Giuseppe Conte erano presenti i ministri Teresa Bellanova e Roberto Speranza, i viceministri Antonio Misiani e Laura Castelli, il vicecapogruppo di Iv Luigi Marattin e il ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D’Incà.

Si è aggiunto anche il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, rientrato da Bruxelles, e il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. È presente inoltre il capogruppo di Iv al Senato Davide Faraone. In rappresentanza di Leu è presente il sottosegretario Maria Cecilia Guerra e non il ministro Roberto Speranza.

«Le tasse contro la plastica e lo zucchero “funzionano” mediaticamente per i populisti. Ma sono un autogol per le aziende del settore», scrive il leader Matteo Renzi poco prima del vertice su Facebook. «Se vuoi ridurre la plastica, incentiva la trasformazione ecologica. Se vuoi cambiare stili di vita, investi sull’educazione. Ma aumentare le tasse serve a far cassa. E fa licenziare 5mila persone. Ecco perché Italia Viva combatte contro l’aumento di queste tasse #noTax”».

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Nella giornata in cui il Partito Democratico aveva scelto la strada della fermezza sul tema della riforma della prescrizione (con Delrio che era arrivato a minacciare la crisi di governo) e aveva incassato l’apertura di Di Maio, Italia Viva sta agitando le acque.

Prima sulla prescrizione, su cui i renziani non sembrano disposti a scendere a compromessi, preferendo un asse con Forza Italia rispetto alla mediazione con gli alleati di governo. L’altro fronte è appunto quello, eterno, della tassazione.

«Con il rischio di avere Salvini a Palazzo Chigi noi dovremmo far saltare tutto per la prescrizione o la plastic tax?», chiosa il ministro dei Beni culturali e del turismo, Dario Franceschini, nel corso della registrazione della puntata di ‘Porta a Porta’ che andrà in onda questa sera.

In copertina Matteo Renzi in Senato nei giorni della crisi di governo, Roma, 20 agosto 2019. ANSA/ Ettore Ferrari

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