Prescrizione, schiarita tra Pd e M5s? Di Maio tira dritto: «La riforma parte il 1 gennaio, su questo non si discute»
Sembrava tornata una schiarita nel governo dopo le tensioni tra Pd e M5s sulla riforma della Giustizia e la telefonata di apertura tra il ministro Alfonso Bonafede e il vicesegretario del Pd Andrea Orlando. I due avevano concordato di valutare la proposta dei dem sul nodo della prescrizione, finché in serata Luigi Di Maio è di nuovo intervenuto per sgombrare il campo da equivoci di eventuali ripensamenti del Movimento.
«La prescrizione per noi entra in vigore il 1 gennaio 2020 – ha detto il capo politico del M5s lasciando Montecitorio – e su questo non si discute», poi «sui tempi dei processi, sulla riforma del processo penale, come stavamo facendo si può continuare a discutere. Ma se si vuole modificare la spazzacorrotti questo non è accettabile».
E sono proprio le parole di Orlando di poco prima a irritare Di Maio, che aggiunge: «Non credo che sia una sciocchezza parlare dei processi Eternit e di come una serie di furbi l’abbiano fatta franca in questi anni».
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