Plastic e sugar tax, nel governo è una tregua a tempo. Renzi rinvia lo scontro: «Vogliamo eliminarle»
Per Conte l’accordo sulla prossima manovra economica è «completo», ma le armi all’interno della maggioranza dopo il vertice-fiume a palazzo Chigi sono solo temporaneamente deposte. A tenere banco saranno ancora le tassa sugli imballaggi di plastica e sulle bevande zuccherate, per il momento rinviate e ridotte stando a quanto annunciato dal premier, ma che Italia Viva ha tutte le intenzioni di eliminare.
In una nota, il partito renziano ha esultato per aver «cancellato l’aumento dell’Iva, la tassa sulle auto aziendali, sul gasolio… Le tasse sulla plastica e sullo zucchero sono state rinviate, ma per noi è una priorità cancellarle del tutto e lavoreremo nei prossimi mesi per questo».
Fa eco anche Renzi, che rimanda lo scontro al prossimo anno: «Il Governo nasce per evitare l’aumento dell’Iva. Primo obiettivo raggiunto. Bene lo stop all’aumento delle tasse su auto, cellulari, casa. Sugar e plastic tax rinviate: nel 2020 riusciremo a cancellarle. Buon compromesso #ItaliaViva».
L’accordo sulla plastica
La tassa sulla plastica scatterà da luglio e sarà dimezzata rispetto alle previsioni attuali di un euro al kg, anche se si era ipotizzato di ridurla ulteriormente a 40 centesimi al chilo. E’ questa, secondo quanto si apprende, la soluzione definitiva individuata dalla maggioranza per modificare la plastic tax. Slitta quindi di due mesi l’entrata in vigore, fissata nel testo base della manovra ad aprile, mentre l’importo sarà di 50 centesimi al kg.
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