Sardine, a Trento nuotano in oltre 3 mila: inondate sette piazze per il flash mob. Ci sono anche Sanremo e Salerno – Video e Foto
Le sardine sbarcano a Trento: piazza Duomo si sta trasformando «in un mare accogliente, colorato, inclusivo, vivace e rispettoso per dimostrare a tutti che anche la nostra città non abbocca». Al momento i manifestanti sarebbero già 3mila.
Almeno 3mila sardine a Trento
Per Lorenzo Lanfranco, uno degli organizzatori, «questa piazza é una bellissima prova di partecipazione, che é uno dei nostri principi fondamentali. Poi c’é il rispetto, quello che troppo spesso vediamo essere assente in certa politica. Noi siamo contro l’odio e contro chi al dialogo contrappone violenza fisica e verbale. E qui, in qualche modo, stiamo facendo politica».
Lo slogan ufficiale è «Il Trentino non abbocca». Contro il sovranismo e le politiche promosse dal leader della Lega Matteo Salvini, le sardine – senza simboli né bandiere di partito (solo «tante splendide sardine colorate e personalizzate») – intendono contrapporsi a chi «fomenta odio e discriminazioni»: «Dimostreremo così quello che siamo realmente: accoglienti, creativi e solidali. E i valori che vogliamo difendere».
Previste anche le canzoni: «Bella ciao», «La libertà» di Giorgio Gaber ed «Europa canta» un mix tra inno d’Italia, inno alla gioia in omaggio all’Europa e l’inno al Trentino.
Le sardine in altre sei città
Non solo Trento, stasera le sardine «nuoteranno» anche a Siena, Siracusa, Sanremo, Salerno, Alessandria e Belluno.
Siena
Sono oltre 1.500 le sardine, provenienti da tutta la provincia ma anche fuori regione, che si sono date appuntamento in piazza Duomo a Siena. I partecipanti hanno scandito lo slogan «Siena si slega» e mostrato striscioni e cartelli colorati con le sagome di sardine di cartone in primo piano e «Bella ciao» come colonna sonora.
«Chiediamo il ritorno a una politica seria che sia al servizio dei cittadini, perché è ingiusto che siano sempre i cittadini al servizio della politica. Siamo pronti a riportare la costituzione nelle piazze» ha detto Mattia Ciappi, studente di 20 anni di Giurisprudenza, tra i promotori della manifestazione delle sardine a Siena.
«Vogliamo una politica che cambi anche il suo linguaggio, le sue forme la sua retorica – ha aggiunto – perché ci siamo stufati dei gattini con Salvini e dei remix della Meloni. Alla maggioranza diciamo che deve rendersi conto del messaggio che stiamo portando avanti e di non trascurarci, poi vedremo quali saranno gli sviluppi politici».
Siracusa
«Stretti come sardine. Siracusa non si lega. No fascismo, no razzismo, no omofobia» scrive un utente su Facebook, pubblicando una foto dalla piazza.
Sanremo
Sulle note di «Bella ciao», oltre trecento sardine, secondo la Questura (un migliaio per gli organizzatori), si sono radunate in piazza Colombo, a Sanremo, per un flash mob, che si è concluso con il pubblico che ha acceso le luci degli smartphone rivolte al cielo.
«È tutto partito su internet – dice Claudio Mastrantuono, uno degli organizzatori – Basta pensare che noi quattro organizzatori, di Ventimiglia e Sanremo, non ci conoscevamo». Nel corso della manifestazione sono stati mostrati video sui migranti; in particolare l’intervista a una donna africana stuprata nel proprio Paese e rifugiatasi in Italia.
«La nostra vuole essere una solidarietà vera» dice Mastrantuono. Unica pecca, per gli organizzatori «la mancanza dei giovani e il 70% di questa piazza, è donna». «Siamo qui né contro Salvini, né contro Meloni, ma contro il linguaggio becero e uno stile violento di porsi».
Salerno
A Salerno, invece, in piazza Amendola c’era anche Milly, un cagnolino vestito da sardina. Un migliaio i partecipanti secondo la Questura di Salerno, circa 3500 secondo gli organizzatori della serata che si è aperta con le note di «Bella Ciao» cantate a squarciagola.
«Abbiamo voluto dare un segnale di vivacità, riconfermando la nostra storia di Paese antifascista. Lo dobbiamo a chi è venuto prima di noi» ha dichiarato Francesco Napoli.
Presente anche il vicesindaco di Salerno, Eva Avossa: «Sono qui per essere al fianco dei ragazzi che finalmente hanno scelto di scendere in piazza. Le motivazioni della protesta, naturalmente, le condivido ma mi piace soprattutto perché è un’iniziativa nata dai giovani. Noi restiamo più defilati e li guardiamo con grande ammirazione».
Foto in copertina da Facebook
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