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Francesca Pascale: «Sto con le sardine, mi auguro non facciano come i grillini»

07 Dicembre 2019 - 13:39 Redazione
berlusconi e francesca pascale
berlusconi e francesca pascale
Per la fidanzata di Silvio Berlusconi, le sardine sono un «fiume di persone che invadono le principali città italiane contro un linguaggio pericoloso, illiberale, diseducativo e in grado di innescare odio»

Anche Francesca Pascale, la fidanzata del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, mostra interesse verso le Sardine, il movimento nato spontaneamente a Bologna che da settimane riempie le piazze di tutta Italia. «Guardo con interesse alle sardine, vi ritrovo elementi e quella libertà che furono propri della rivoluzione liberale di Berlusconi. Mi auguro non facciano come i grillini» ha dichiarato Francesca Pascale in un’intervista all’HuffPost annunciando, poi, che «valuterà il piacere di riscendere in piazza il 14 dicembre» (quando le sardine si riuniranno a Roma).

Le sardine

«Si tratta di un fenomeno spontaneo, dilagante, animato da giovani, quindi va guardato con rispetto, interesse e soprattutto non va sottovalutato. Un errore che a suo tempo è stato commesso con i 5 stelle e il risultato è quello che è oggi sotto gli occhi di tutti. Perché etichettarlo come un gruppo manovrato da ambienti di sinistra, al fine di sminuirlo? Prima di chiedersi da chi è costituto bisognerebbe riflettere sul motivo che li ha portati a scendere in piazza. Un fiume di persone che invadono le principali città italiane è sicuramente un sussulto civico contro un linguaggio che è risultato inattuale e pericoloso, illiberale, diseducativo, in grado di innescare odio. E l’estremismo fa emergere sempre movimenti di protesta. Le sardine “pescano”, pertanto, anche tra coloro che non hanno mai votato e che mai voteranno a sinistra, incarnano l’esigenza di un cambiamento. Spero, però, che non accada quanto successo in passato ad altri» ha aggiunto.

E ancora: «Mi auguro che le “sardine”, al fine di non perdere la propria indipendenza e per far sì che il messaggio che stanno lanciando non perda la propria autenticità, cambino idea sul diventare movimento strutturato o partito politico. Restando anima critica potranno evitare la sorte che è toccata ai grillini, prima anti-sistema, oggi in giacca e cravatta attaccati alla poltrona. Dico loro: restate indipendenti, restate liberi, siate l’anima rivoluzionaria che alberga in tutti i partiti e che pertanto non ha bisogno di etichette».

«Nelle sardine ritrovo alcuni elementi della rivoluzione liberale, naturalmente attualizzati – spiega Francesca Pascale – Il messaggio azzurro infatti è sempre stato incentrato sulla libertà contro il regime, sui diritti di tutti contro i diritti dei pochi, sulla centralità della persona e la sua dignità, contro la violenza, il razzismo, le discriminazioni, attraverso un linguaggio costruttivo e mai distruttivo, che ha dato coraggio e speranza ai cittadini, mai basato sulla paura».

Berlusconiana doc

La Pascale, poi, ha ribadito di essere prima di tutto una berlusconiana: «Berlusconi è un uomo che mi ha fatto crescere e non mi ha mai tradito moralmente, che quando rientra a casa mi porta un raggio di sole». Se n’è innamorata «per la sua idea di libertà».

Il mondo Lgbtq+

Francesca Pacale, un mese fa, ha anche annunciato il lancio di un’associazione per i diritti del mondo Lgbtq+. «Oggi amo Silvio, ma se domani mi innamorassi di una donna, che male ci sarebbe?»: «L’unico confine che vedo non è tra eterosessuali e gay ma tra libertà e repressione, tra dignità e pregiudizio, tra cultura e ignoranza» ha detto.

Contro i sovranismi

Odia i sovranismi poiché stanno creando «un clima che porta inevitabilmente all’intolleranza, alla demonizzazione del nemico, alla mancanza di rispetto, all’incitamento e alla continua contrapposizione»: «L’intolleranza non si combatte solo con la politica, anche se questa è uno strumento fondamentale. Dobbiamo mobilitarci e assumerci le nostre responsabilità, ad iniziare dalle scuole, approfondendo la storia, la Costituzione, attualizzandone valori e insegnamenti».

E infine: «Silvio Berlusconi non ha mai utilizzato un linguaggio razzista e, soprattutto non ha mai lasciato le persone in mare, ha davvero contrastato l’immigrazione clandestina, facendo accordi direttamente con l’Africa […] Io da cristiana sono cresciuta con valori diversi rispetto a chi si rivolge al prossimo con: zingaro, putta*a, sporco neg*o, terrone, froc*o. Queste le sembrano parole cristiane? Come è scaduta la politica oggi: da un lato Salvini, a rappresentare un centrodestra completamente snaturato, e dall’altro Di Maio e Toninelli. Quando il vero centrodestra era tenuto insieme da Berlusconi, i suoi oppositori erano l’illuminato Pannella, Amato, Veltroni, Rutelli e Bertinotti, uomini da cui mi divide quasi tutto, ma dei quali non posso non riconoscere preparazione e cultura».

Foto in copertina: Ansa

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