Iraq, drone colpisce l’abitazione del leader sciita Moqtada Sadr. Ma lui non è in casa
La sua abitazione è stata presa di mira da un drone. Ma lui non era in casa. È quanto accaduto al leader sciita Moqtada Sadr, nella città di Najaf, città irachena a circa 160 km a sud di Baghdad. I media locali hanno dato la notizia poco fa.
Moqtada Sadr è a capo di un partito che guida il maggior gruppo politico parlamentare del Paese. Saleh Muhammad al-Iraqi, persona vicina a Sadr, sostiene che l’abitazione è stata presa di mira «in risposta all’ordine del leader» di proteggere i manifestanti a Baghdad dove da due mesi è in corso la protesta antigovernativa.
Le proteste
Nel frattempo, le strade di Baghdad continuano a infiammarsi e sale il bilancio dei morti: stando a quanto riferito dai media locali, sono 16 i corpi recuperati dopo l’ultimo attacco di ieri sera nella città.
Alcuni uomini armati a bordo di quattro auto hanno aperto il fuoco contro i manifestanti ad al-Khilani Square, nel centro di Baghdad. Tra le vittime anche un fotoreporter, Ahmed Mehna; ai suoi funerali hanno partecipato questa mattina centinaia di manifestanti.
Per evitare altri attacchi, il governo ha dispiegato decine di soldati per proteggere chi manifesta in modo pacifico. Le nuove misure per l’ordine pubblico sono state rese note dal generale Qais al-Mahamdoui, a capo delle operazioni di Baghdad.
Infine, sarà aperta da parte delle autorità un’inchiesta sull’attacco di ieri, ritenuto un dei più sanguinosi dall’inizio delle manifestazioni contro il governo.
In copertina proteste a Baghdad, Iraq, 7 December 2019. EPA/Murtaja Lateef
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