Bologna, torna la festa dell’Immacolata “Contraccezione”. Gli studenti sfidano Pillon
Un altro volantino: questa volta la Vergine Madonna è in primo piano e sembra abbracciare un vinile. Sullo sfondo celeste svolazzano preservativi, pillole e altre forme di contraccettivi.
La festa dell’Immacolata “Con(trac)cezione”, organizzata da quattro associazioni studentesche all’Università di Bologna e poi, dopo le proteste di alcuni gruppi studenteschi e del senatore leghista Simone Pillon, annullata il 6 dicembre su decisione della pro-rettrice, si farà comunque.
La polemica
Gli studenti tirano dritto e respingono le accuse di “blasfemia” che sono piovute, soprattuto per via del primo volantino, ma che loro avevano difeso in quanto «legittima strategia di comunicazione» che aveva come obiettivo quello di denunciare la strumentalizzazione della religione di una parte della politica.
Commentando l’evento sulla sua pagina Facebook, Pillon aveva scritto: «Guardate che schifezza. Ecco cosa sono capaci di produrre i collettivi di estrema sinistra a Bologna. Scopro su Facebook che hanno organizzato un party blasfemo contro la Vergine denominato “Immacolata Contraccezione”. Offensivo per tutti i cattolici del nostro paese e non solo. Il tutto per attaccare me, Salvini e Fontana».
Lo stesso Salvini aveva definito l’evento «una vergogna» sulla sua pagina Facebook, ma era stato l’intervento di alcuni gruppi studenteschi – in particolare della lista cattolica Student Office Bologna a portare l’evento all’attenzione della pro-rettrice, la cui decisione sarebbe dipesa però da un fattore logistico legato alla pianificazione dell’evento.
Il nuovo evento
Dopo la cancellazione, le associazioni organizzatrici – MALA educación, Link Bologna, Rethink e Uni LGBTQ – hanno comunque organizzato un flash mob. Su Facebook è arrivato dopo un giorno l’annuncio di un nuovo evento: «[…] abbiamo deciso di rilanciare i nostri percorsi di autodeterminazione sulla sessualità libera e consapevole, rivendicando tutto il nostro favoloso immaginario insolente e transfemminista, e riversandoci nelle strade della zona universitaria».
L’appuntamento è la sera del 12 dicembre in Piazza Verdi «per mostrare la nostra indignazione e dissenso contro tutte queste forme di violenza politica, culturale e sociale, ma anche per rispondere con allegra irriverenza come solo noi sappiamo fare!». Armati di preservativi e contraccettivi ovviamente.
Foto di copertina: Facebook
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