Conte sul governo: «Avanti fino al 2023, ma è necessaria una verifica». E sulle sardine: «Una cosa bellissima»
La durata del governo? Secondo alcuni retroscena sui giornali di questa mattina, 9 dicembre, nemmeno i partiti di maggioranza sarebbero pronti a scommetterci. Per il Corriere della Sera, ci sarebbe pronto un decreto nel cassetto di Palazzo Chigi per evitare l’aumento dell’Iva in caso di una crisi.
Ma, a fine mattinata, arriva il presidente del Consiglio a blindare l’esecutivo: «Avanti fino al 2023», ha detto Giuseppe Conte. Ma allo stesso tempo il premier ritiene che sia necessaria una «verifica» per definire il crono-programma: «Il Paese vuole chiarezza, non possiamo proseguire con dichiarazioni o differenti sensibilità, sfumature varie e diversità di accento».
Una dichiarazione che sembra anche una risposta a Goffredo Bettini, esponente del Partito Democratico che poco prima aveva detto: «A gennaio avremo una verifica di Governo, o si approva o non si approva, non possiamo stare sospesi ogni giorno a Luigi Di Maio e Matteo Renzi».
Per quanto riguarda la trattativa con ArcelorMittal che continua a preoccupare l’esecutivo: «Pronti a fare la nostra parte», assicura il premier. E conferma che nel piano è prevista la partecipazione di aziende pubbliche. Oggi è in programma al Mise un nuovo incontro sull’acciaieria.
Infine Conte risponde anche a una domanda sulle sardine: «Vedo voglia di partecipare, tanti giovani. È una cosa bellissima».
Leggi anche:
- Sardine, CasaPound “accetta l’invito” di Ogongo. Di Stefano: «Scendere in piazza con loro? Perché no..»
- Gentiloni, spallata a un pilastro delle regole Ue: «Patto di stabilità va rivisto: la sfida oggi è il clima»
- Salvini sposta il mirino su Di Maio: «Libia regalata ai francesi… genuflessi alla Cina». Ma con Renzi c’è un punto d’incontro
- Anche Salvini scherza col lapsus virale di Annunziata su “coglioncino”
- Conte blinda il governo: «Avanti fino al 2023». E sulle sardine: «Una cosa bellissima»
- Sardine, le prime tensioni interne arrivano da Torino. Polemica con i SìTav: «Non portate simboli»