Putin attacca la Wada sull’esclusione della Russia dalle Olimpiadi: «Mossa politica»
Vladimir Putin ha lanciato un forte attacco contro la Wada, l’agenzia mondiale antidoping, dopo che questa ha escluso la Russia per i prossimi quattro anni da tutti gli eventi sportivi internazionali e i Giochi Olimpici dopo lo scandalo del «doping di Stato». Durante una conferenza stampa a Parigi, il 10 dicembre Putin ha smentito le accuse sull’adozione di pratiche scorrette da parte dello Stato russo e ha attribuito le sanzioni a «considerazioni politiche». «Credo che il punto principale sia che le sanzioni debbano essere individuali e basate sugli atti commessi da un individuo, è sempre stato così dai tempi dell’Impero Romano – ha affermato Putin – la punizione non dev’essere collettiva, applicata a persone che non hanno nessun legame con i crimini commessi». «Penso che questa sia una ragione sufficiente per dimostrare che queste decisioni non sono volte a mantenere lo sport pulito, ma sono basate su considerazioni politiche, che non hanno nulla a che fare con gli interessi dello sport e del movimento olimpico», ha aggiunto. Putin ha anche segnalato che la Russia farà appello alla decisione al Tribunale Arbitrale dello Sport.
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