Algeria, manifestazione oceanica contesta il risultato delle elezioni
Una enorme manifestazione ha invaso le vie di Algeri, per contestare le elezioni presidenziali che si sono svolte ieri, 12 dicembre.
Thousands march in Algeria after controversial election result. Our latest: https://t.co/o2YHdbdB1F
— Jason Burke (@burke_jason) December 13, 2019
Secondo i manifestanti, le elezioni hanno di fatto confermato il sistema corrotto e opaco che avrebbe caratterizzato la presidenza di Abdelaziz Bouteflika dimessosi in aprile.
Vendredi N°43 , la révolution du sourire à Constantine est déterminée comme jamais et assume ses revendications .#YETNAHAWGA3 #notmygovernment #تبون #تسقط_انتخابات_العصابات #Algeria #Algerie_ne_votera_pas #hirak#Constantine pic.twitter.com/WSiqyCdV5R
— Abdou Benattia♓ (@Abdou_Benattia) December 13, 2019
A vincere le elezioni è stato infatti Abdelmadjid Tebboune, 74 anni, ex seguace del presidente espulso, eletto al primo turno con il 58,15% dei voti.
“Tebboune ne nous représente pas”, scandent les manifestants. Abdelmadjid Tebboune, ancien PM de Bouteflika, est devenu aujourd’hui le président algérien le plus mal élu. pic.twitter.com/xIVSOvCysW
— Hamdi (@HamdiBaala) December 13, 2019
A contestare la sua elezione, soprattutto il movimento degli Hirak, gli stessi che hanno preso a scendere in piazza dallo scorso 22 febbraio (quella di oggi è la 43esima manifestazione). In questo caso, dopo la preghiera del venerdì, hanno invaso le strade per contestare il “sistema” che dicono sia al potere dal 1962, e chiedere le dimissioni in massa di tutti i sostenitori dei 20 anni di presidenza di Bouteflika.
I manifestanti urlano “Tebboune non ci rappresenta”, e ricordano che in passato proprio l’anziano vincitore delle elezioni (che però ha già ricevuto il riconoscimento di alcune personalità internazionali a cominciare da Emmanuel Macron) è stato il primo ministro accanto a Bouteflika.
Foto dal profilo twitter @bactrime