Fuga dal M5s, Conte avverte: «Con Salvini aspetterete anni per tornare al governo»
«Auguro al senatore Ugo Grassi di avere più fortuna di me. Io ci ho lavorato con Salvini e non è che abbia ottenuto grandi risultati». Giuseppe Conte, a Bruxelles per il Consiglio europeo, ha commentato così quello che Luigi Di Maio, invece, ha subito ribattezzato «mercato delle vacche». Ovvero, i parlamentari del Movimento 5 stelle che, nella congiuntura dell’approvazione del Mes, stanno cambiando casacca passando alla Lega. Per Grassi che se n’è andato e per Francesco Urraro e Stefano Lucidi che sono in procinto di lasciare la maggioranza, alcuni moderati di Forza Italia non escludono, se ce ne fosse bisogno, di creare un gruppo di soccorso al governo. «Se si dichiarano responsabili e si comportano da responsabili farò delle valutazioni conseguenti. Ma vedremo se e quando si profilerà un’ipotesi del genere», ha commentato il presidente del Consiglio alla Stampa.
«Non scommetterei su Salvini»
«Chi scommette su Salvini deve mettere in conto che dovrà aspettare molto di più per dare il proprio contributo. Con questo governo invece può già lavorare. Non voglio giudicare le singole scelte dei parlamentari come Grassi. Faccio un ragionamento politico, rivolto a tutti quanti, a chi forse fino a oggi ha sentito di non essere riuscito a dare un contributo, come avrebbe voluto. Da qui al 2023 vogliamo riformare il Paese. In cantiere c’è il Green New Deal, la giustizia in tutti i suoi pilastri, la riduzione della burocrazia che attraverserà qualunque settore. Si tratta di un grande progetto riformatore in cui tutte le competenze e tutte le sensibilità potranno trovare ascolto».
Distensione con Renzi
Sul discorso di Matteo Renzi, leader di Italia Viva, al Senato, il 12 dicembre, che ha riguardato i rapporti tra partiti e finanziatori, Conte ha dichiarato: «Non tornerei al passato, a forme di finanziamento diretto e considero giusto rendere trasparente ogni tipo di sostegno economico che arriva a un partito, anche attraverso fondazioni collegate – e ha ribadito di avere fiducia in Renzi -. Fino a prova contraria, mi fido di tutti quelli che stanno lavorando con me, con atteggiamento coinvolgente». Il presidente del Consiglio strizza l’occhio a Italia Viva annunciando che nel 2020 «dobbiamo tagliare, tagliare, tagliare», le tasse, battaglia che sta portando avanti la formazione renziana.
Meccanismo europeo di stabilità: c’è il rinvio?
«Non ci diamo un tempo stabilito. Quando avremo ottenuto tutte le garanzie necessarie, in un quadro di insieme con le altre riforme, procederemo», ha detto Conte. Le indiscrezioni sembrano indicare la strada di un’ulteriore proroga dell’approvazione dell’accordo europeo. Si sarebbe dovuto chiudere il 13 dicembre al Consiglio europeo, ma l’Italia ha ottenuto uno slittamento fino a marzo: adesso la sfida e protrarlo fino a giugno, così da elaborare meglio il funzionamento del cosiddetto fondo salva stati recependo le modifiche richieste dal parlamento.
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