PopBari, la procura apre un fascicolo d’indagine. Conte: «Cdm a breve, interverremo rapidamente»
La Procura di Bari ha aperto un nuovo fascicolo d’indagine sulla Banca Popolare di Bari, da ieri sera commissariata da Bankitalia, dopo la lettera inviata nei giorni scorsi dalla Consob che ha segnalato il mancato invio delle informazioni richieste alla banca sulla situazione dei conti.
La notizia è stata confermata all’Ansa da fonti vicine agli ambienti giudiziari. L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Roberto Rossi, senza ipotesi di rato né indagati, dovrà valutare se quanto segnalato dal presidente Consob Paolo Savona configuri ipotesi di reato.
Intanto, il Consiglio dei ministri tornerà a riunirsi «a breve » (probabilmente nella serata del 15 dicembre) per affrontare la vicenda della crisi della Banca Popolare di Bari, con l’obiettivo di «tutelare tutti i risparmiatori» e il «sistema creditizio del Sud» e per «rilanciare» l’istituto.
All’indomani della riunione straordinaria del Consiglio dei ministri (a cui non ha preso parte Italia Viva), Giuseppe Conte ha chiarito quali sono gli «obiettivi» del governo, assicurando di aver «condiviso» le finalità dell’intervento, in una telefonata con Luigi Marattin.
«Non tuteleremo alcun banchiere, non agiamo a protezione dei banchieri», assicura il presidente del Consiglio. Rispondendo alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa di bilancio su quanto fatto nei «primi cento giorni» in tema di salute, Conte ha ripercorso a ritroso la giornata del 13 dicembre, chiarendo i motivi che lo hanno spinto, nel pomeriggio a Bruxelles, a essere «volutamente omissivo» sul tema Popolare di Bari: in quel «momento», ha sostenuto, non vi era «necessità di intervenire».
Il premier ha spiegato di essere stato a conoscenza della decisione di Bankitalia di commissariare l’istituto pugliese, ma, scusandosi coi cittadini, ha confessato di averlo «omesso» pubblicamente «per non creare allarme con i mercati aperti e per il segreto d’ufficio».
Nella sera del 13 dicembre, anche il Colle è stato informato della vicenda, considerata la sua attenzione istituzionale al dettato costituzionale, che prevede la tutela del risparmio. La materia, comunque, resta di responsabilità del governo.
Fonte video: Vista
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