Cannabis, è scontro al Senato. Salvini torna all’attacco: «No allo Stato spacciatore»
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Matteo Salvini torna su una delle sue battaglie più note, quella contro la legalizzazione delle droghe leggere che, in questo caso, si riassume in un emendamento alla Manovra a firma M5s che va a liberalizzare la vendita della canapa con un limite massimo di Thc del 0,5%.
La norma è volta a colmare il buco normativo in materia cannabis light dopo la sentenza dello scorso maggio della Cassazione. L’opposizione ha già annunciato battaglia al Senato, tanto da spingere il Movimento a chiedere alla presidente Casellati “imparzialità”.
Sulla vicenda è intervenuto anche Matteo Salvini. Il senatore leghista ha duramente attaccato la maggioranza giallorossa: «No allo Stato spacciatore», ha detto il leader del Carroccio.
«La Lega sarà sempre contraria. Non esistono droghe che fanno bene, purtroppo siamo di fronte ad una nuova emergenza sociale e sanitaria legata all’uso di stupefacenti: per gli spacciatori il posto giusto è solo la galera», ha aggiunto il leghista.
Una battaglia, quella sulla cannabis, che rischia di rallentare l’iter della Manovra in Parlamento, dove i tempi sono strettissimi. La partita deve essere chiusa entro il 31 dicembre altrimenti scatterebbe l’esercizio provvisorio per scongiurare il quale, ricordiamo, è nato lo stesso governo M5s – Pd.
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