Sardine, ecco com’è andato il primo “congressino”. Santori: «L’obiettivo è coinvolgere più del 25% degli italiani» – Il video
«Abbiamo fatto quello che avevamo detto, tutti quelli che hanno organizzato sul territorio si sono ritrovati qui oggi. Primo obiettivo è tornare nelle piazze il prima possibile».
A dirlo è il portavoce e leader del movimento delle Sardine, Mattia Santori, al termine del primo “congressino” nazionale svoltosi questa mattina, 15 dicembre, nel palazzo occupato di via Santa Croce in Gerusalemme a Roma.
Santori, riassumendo brevemente lo stato dei lavori, ha commentato: «Abbiamo dialogato, ci siamo conosciuti ed è stata una mattinata bellissima».
«Abbiamo semplicemente lavorato con altre persone che vogliono portare un messaggio alternativo al populismo e al sovranismo sul territorio in maniera molto spontanea e molto libera», ha chiosato il leader delle Sardine, rimandando a un post ufficiale pubblicato sulla pagina di Facebook del movimento.
Obiettivo: superare il 25%
«Il nostro obiettivo è superiore a un italiano su 4», ha detto poi Santori durante la trasmissione Mezz’ora in più, commentando il sondaggio secondo il quale 1 italiano su 4 potrebbe essere interessato alle Sardine.
«Puntiamo a trovare un dialogo con la politica, ma non siamo ancora pronti a trovare né i punti del dialogo né un interlocutore del dialogo», ha aggiunto il fondatore del movimento.
La parola d’ordine dopo il congressino
«Dialogo – si legge nel post – Per riassumere in una parola cosa è successo nel primo “congresso” delle Sardine basta una parola. Che passa dall’ascolto, dall’empatia, dalla non violenza, dall’accettazione delle diversità. E da un obiettivo comune: tornare sui territori subito».
«Continuare – si legge ancora – a presentare un’alternativa alla bestia del sovranismo e alle facili promesse del pensiero semplice. Continueremo a difendere la complessità. E lo faremo in maniera semplice, gratuita, creativa. L’obiettivo delle persone che vedete in questa foto non è decidere o comandare. Ma coinvolgere».
Infine il post si chiude con una sorta di arrivederci: «Se lo vorrete ci rivedremo presto. Basterà accettare ancora una volta l’invito. Basterà uscire dal mondo digitale. Basterà decidere chi volete ascoltare. Noi siamo qui. Ci saremo sempre. Non ci lasciate soli. Non ci lasciamo soli».
I punti
Liberare la creatività, incentivare l’arte, favorire l’interazione fisica tra i corpi «come abbiamo fatto in questo mese». Chi parla è Mattia Santori, portavoce del popolo delle Sardine che ieri ha fatto il boom di presenze durante la manifestazione a Roma, in piazza San Giovanni.
Dopo il “congressino” allo Spin Time, nella Capitale, il ragazzo ha incontrato la stampa fuori dallo spazio occupato per elencare alcuni dei punti programmatici cui il movimento farà fronte a partire da questa settimana.
«Dedicheremo particolare attenzione alle elezioni in Calabria e a quelle in Emilia Romagna», dice Santori, che poi spiega di aver pensato con gli altri rappresentanti ad alcune iniziative in giro per l’Italia, come quella che vedrà partire «un treno di sardine che attraverserà la Liguria fino alla Francia».
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Foto copertina: Ansa / Massimo Percossi