Da Andrea Camilleri a Nadia Toffa: i volti di chi ci ha lasciato nel 2019 – Le foto
Politici, sportivi, giornalisti, attori, scrittori: una raccolta di dieci storie di persone che ci hanno lasciato nel 2019 e che hanno dato un’impronta forte alla società.
Emiliano Sala – 28 anni
Emiliano Sala era un calciatore argentino di origini italiane. Stava inseguendo un sogno, quello di diventare una stella del calcio europeo. Anche nell’ottica di accumulare nuove esperienze aveva scelto di volare nel Regno Unito accettando il trasferimento dal Nantes al Cardiff. Sala viaggiava su un piccolo aereo, a bordo solo lui e il pilota: mentre sorvolano il canale della Manica, il velivolo sparisce dai radar. Hanno trovato i resti in fondo al mare e il Nantes, l’ultima squadra in cui ha giocato, ha ritirato per sempre la maglia numero “9”.
Nadia Toffa – 40 anni
Un cancro al cervello, scoperto due anni fa dopo un malore improvviso in albergo, ha portato via Nadia Toffa il 13 agosto. «Non è il quanto vivi, ma come vivi. Io sto facendo il possibile per ritardare la mia morte. Vedremo quanto tempo avrò ancora, ma non credo molto», aveva detto in un videomessaggio registrato con la scusa di «incontrare amici, vecchi, nuovi, persone care, parenti, colleghi che hanno lasciato un segno in questo mio ultimo anno tremendo, persone che contano davvero». L’inviata de Le Iene ha curato decine di inchieste e dato voce ai più deboli. Taranto, per i suoi lavori riguardanti l’inquinamento dell’ex Ilva, le ha conferito la cittadinanza onoraria.
Luke Perry – 52 anni
Forse in Italia Luke Perry è più conosciuto come Dylan, il personaggio che interpretava nella serie Beverly Hills, 90210. Stava lavorando alla serie tv Riverdale quando è stato colpito da un ictus: ricoverato al St. Joseph’s Hospital di Burbank, in California, è morto il 4 marzo.
Niki Lauda – 70 anni
Il tre volte campione di Formula 1 Nikolaus Andreas Lauda, noto come Niki Lauda, è morto all’età di 70 anni lunedì 20 maggio 2019: era ricoverato in una clinica privata svizzera per problemi renali. Epico nella sua carriera l’incidente di Nurburgring: quell’accaduto cambiò il volto di Niki Lauda e la storia della Formula 1. «Non serve una faccia per guidare, serve il piede destro». Da quell’inferno di 1000 gradi centigradi, Niki Lauda resuscitò ancora più determinato a dimostrare che era il più forte di tutti.
Fernando Aiuti – 84 anni
Questa foto ha segnato una rivoluzione nella percezione del virus dell’Hiv. Fernando Aiuti, immunologo di fama internazionale e pioniere nella lotta all’Aids, la face scattare nel 1991: ritrae lui mentre bacia Rosaria Iardino, giovane sieropositiva che stava seguendo in terapia. Il coraggioso scatto serviva a dimostrare platealmente che l’Hiv non si può contrarre con un bacio. Aiuti, morto a 84 anni, ha fondato nel 1985 Anlaids, l’Associazione nazionale per la lotta contro l’Aids.
Karl Lagerfeld – 85 anni
Nel mondo della moda è una leggenda. Kaiser Karl, ovvero Karl Otto Lagerfeld, è stato stilista, fotografo, direttore artistico e designer: ha sondato ogni campo della creatività legata al lusso. Oltre ad aver fondato un marchio che porta il suo nome, Lagerfeld è stato direttore creativo di Chanel per ben 35 anni. Il suo smisurato patrimonio è stato lasciato in eredità a Choupette, la sua gatta bianca birmana.
Jean-Louis David – 85 anni
Esiste un parrucchiere più famoso di lui? In centinaia di città in tutto il mondo c’è un salone che porta il suo nome. Jean-Louis David, l’inventore del taglio scalato, è morto il 3 aprile all’età di 85. Viveva in Svizzera dal 2002 ed era malato da tempo. Il suo impero di parrucchieri diffusi capillarmente nel mondo è stato venduto al marchio Franck Provost.
Jacques Chirac – 86 anni
Soprannominato “il Bulldozer”, è stato sindaco di Parigi dal 1977 al 1995 e presidente della Repubblica dal 1995 al 2007. Ha fondato lui i due principali partiti del centrodestra francese. C’è un giorno nella carriera politica di Jacques Chirac che rappresenta uno spartiacque nella storia francese ed europea. È il 16 luglio 1995, ed è il giorno in cui l’allora neopresidente della Repubblica pronuncia un discorso che resterà nella storia: «Lo Stato francese ha assecondato la follia criminale dell’occupante tedesco consegnando gli ebrei ai loro boia. Quelle ore buie hanno insozzato per sempre la nostra storia e sono un’ingiuria per il nostro passato e le nostre tradizioni».
Luciano De Crescenzo – 90 anni
Il sindaco di Napoli ha proclamato il lutto cittadino nel giorno dei suoi funerali. Tra l’altro, il 18 luglio, se n’è andato un uomo che ha raccontato e fatto conoscere il capoluogo campano, con eleganza e ironia. De Crescenzo iniziò la carriera lavorativa come ingegnere elettronico: riuscì a diventare dirigente alla Ibm, poi decise che la sua strada sarebbe stata un’altra. Si reinventò scrittore, regista, attore e conduttore televisivo consegnando alla memoria eterna opere della caratura di Così parlò Bellavista.
Andrea Camilleri – 93 anni
I suoi libri sono stati tradotti in oltre 120 lingue. La serie televisiva tratta dai suoi libri, il Commissario Montalbano, è tra le più celebri della storia televisiva italiana. Uno scrittore, uno sceneggiatore, un regista e un docente. In una sola parola: un maestro. Andrea Camilleri, classe 1925, si è spento la mattina del 17 luglio a Roma all’ospedale Santo Spirito dove era arrivato in condizioni gravi. Lascia un patrimonio di oltre 100 libri e 30 milioni di copie vendute.
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