Lazio pazzesca: segna due gol nel recupero e ribalta il Cagliari (1-2)
Sì, la Lazio è forte e può stare in alto a lungo. Stavolta fino alla fine. Nella gara tra le squadre più in forma del campionato i capitolini passano 2-1 a Cagliari e lo fanno nel modo più incredibile. Simeone porta avanti i sardi al 7′, gli ospiti segnano al 93 e al 98′ con Luis Alberto e Caicedo. E la Sardegna Arena mastica amaro dopo aver accarezzato una vittoria che sarebbe valsa il quarto posto in classifica. E, invece, finisce 1-2 nonostante la grande qualità mostrata ancora una volta dai sardi, che perdono dopo una striscia di 13 partite. Zero timori reverenziali e aggressione immediata anche al cospetto del fortissimo undici di Simone Inzaghi.
E’ proprio l’avvio da centometrista dei rossoblù a spingere l’inerzia verso il Cagliari. La Lazio passa il primo tempo a palleggiare, ma la immediata pressione dei tre giocatori offensivi del Cagliari (Nainggolan, Joao Pedro e Simeone) sui tre centrali difensivi laziali genera ansia e pasticci nell’impostazione da dietro dei capitolini. Peraltro troppo sufficienti, al punto che al 7′ i rossoblù passano da rimessa laterale. Joao Pedro fa la sponda aerea, Simeone brucia Felipe e spara alle spalle di Strakosha, che nel finale di tempo toglierà la gioia del 2-0 a un Nainngolan devastante (e un pizzico egoista).
Il finale incredibile
Nella ripresa molto meglio la Lazio, che rischia di crollare e viene graziata da Simeone: l’argentino spara alto da due passi. Al 93′, poi, su cross dalla destra di Acerbi, Luis Alberto trova il destro del pari. La Lazio vuole vincerla: Rafael è decisivo nel togliere dalla porta un pallone impazzito, poi alza bandiera bianca sull’ultima testata di Caicedo. Con polemiche annesse perché il gol dell’attaccante arriva oltre i 7′ di recupero concessi dall’arbitro. Resta la bella prestazione del Cagliari. Resta che la Lazio non è un fuoco di paglia. Ed è a soli tre punti da Juve e Inter.