L’Europa boicotta i prodotti italiani? No! Il video di Silvia Sardone non lo dimostra
Il 16 dicembre 2019 Silvia Sardone, eurodeputata della Lega, pubblica un video in cui accusa l’Europa di penalizzare le eccellenze alimentari italiane attraverso il sistema Nutri-score di cui abbiamo parlato in un precedente articolo.
Nel video l’eurodeputata fa visita in alcuni supermercati francesi per confrontare le etichette poste sui prodotti francesi e italiani in vendita, lo racconta nel post denunciando il presunto scandalo: «Sono andata in 3 supermercati in Francia dove prosciutto di Parma e mozzarella italiana sono considerati prodotti non sani mentre prodotti industriali e vere e proprie schifezze hanno il bollino verde! INCREDIBILE, E’ UNA VERA VERGOGNA. Difendiamo il MADE IN ITALY!».
Come avevamo spiegato, il punteggio fornito ai prodotti dal sistema «Nutri-score» è determinato dalla quantità di elementi contenuti al loro interno. Il giudizio viene dato a seconda della quantità degli elementi considerati negativi come grassi saturi, zucchero e sodio, mentre migliora il voto a seconda della quantità di elementi considerati positivi come frutta, verdura, noci, olio di oliva, fibre e proteine.
Il bollino con il voto dato al prodotto non indica una pessima qualità, ma serve ad avvisare il consumatore che non deve abusarne.
I confronti del video
Silvia Sardone nel video confronta il voto dato al Prosciutto di Parma e un polpettone del marchio francese Marie:
Il Prosciutto crudo di Parma riporta il voto «D» in arancione, così come anche il Jamon Serrano spagnolo. Che giudizio viene dato al «jambon cru» del marchio francese Aoste? Il più basso, la lettera «E» rossa.
Come mai un giudizio più severo rispetto al Prosciutto di Parma? La differenza sta nel quantitativo di acidi grassi saturi contenuti in maniera elevata nel prodotto francese rispetto a quello italiano, così come sono superiori i grassi e il sale.
Il polpettone «Paupiette de Veau, Jardinière de légumes» francese? Già dal nome notiamo la presenza di elementi positivi per il sistema Nutri-Score, come le verdure.
Come possiamo vedere, per ogni 100 grammi di prodotto il livello di grassi, di acidi grassi saturi e di sale sono minori rispetto a quelli del prosciutto crudo italiano e francese.
I giudizi senza confronto
Nel video l’eurodeputata fa riferimento anche alla pasta mostrando un bancone con le confezioni del marchio francese Grand’Mère riportanti il giudizio Nutri-Score con la «A» verde, il voto massimo.
Quale giudizio viene dato alla pasta nostrana, ad esempio i fusilli Barilla? Anche questa un bel «A» verde.
Nel video le confezioni dei fusilli Barilla erano vicino alle confezioni francesi. Un mancato confronto.
Conclusioni
Silvia Sardone nel suo «video denuncia» avrebbe dovuto confrontare prodotti simili, non distanti tra loro, e non avrebbe dovuto evitare confronti come nel caso della pasta. Inoltre, evitando di spiegare il sistema Nutri-Score fornisce agli utenti un video dal contenuto ingannevole che può indurre in errore gli utenti e cittadini.
Come avevamo già evidenziato nel precedente articolo, in risposta alle accuse mosse dal leader della Lega Matteo Salvini, non si riscontrano elementi per sostenere che vi sia un tentativo di danneggiare i prodotti Made in Italy attraverso il sistema Nutri-Score.