«Non affittiamo a animali o stranieri»: la risposta a un 29enne egiziano. La spiegazione faticosa del “gestore” della casa – L’intervista
Ha una laurea in scienze del turismo conseguita in Egitto, sta per ottenerne un’altra a Palermo in Mediazione culturale. È già insegnante di arabo per passione, e finito lo stage firmerà, molto probabilmente, un contratto di lavoro.
Ma questi requisiti sembrano non bastare al “proprietario” di un monolocale in corso Umberto I a Napoli che non ha voluto dare la casa in affitto Ahmed Abdelkader, 29 enne di origine egiziana, perché «non si affitta ad animali o stranieri». «Non mi era mai successo nulla di simile, mi trovo bene in Italia, vivere qui è sempre stato il mio sogno», dice Ahmed a Open.
«Sto per laurearmi in Mediazione culturale all’Università di Palermo, ma ho deciso di venire a fare uno stage qui a Napoli perché la mia ragazza abita qui e c’era un’opportunità interessante. Siccome a lavoro mi hanno fatto capire che c’è possibilità che io firmi un contratto, a fine stage, ho deciso di cercare casa, anche per non disturbare troppo a casa della mia fidanzata, per avere i miei spazi», spiega il 29enne.
«Studiavo italiano già in Egitto, mi è sempre piaciuta l’Italia e ho sempre voluto venire a vivere qua – racconta. – Mi trovo benissimo, e sono sempre stato trattato con il massimo rispetto, a parte questo episodio». Il monolocale di cui il giovane ha chiesto informazioni costa 500 euro al mese, rigorosamente in nero, o meglio «con scrittura privata», ci tiene a precisare la persona che risponde al numero di telefono che appare nell’annuncio. Persona che ha negato di esserne il proprietario quando l’abbiamo chiamata per avere una replica sulla sua risposta.
«L’annuncio l’ho visto in un gruppo Facebook di affitti, ho mandato un messaggio al numero, ma pur visualizzando non rispondeva, allora ho sollecitato e mi hanno risposto che “non facevano un contratto, ma scrittura privata e anche che non affittavano ad animali o a stranieri», dice Ahmed che ha denunciato l’episodio sui suoi social.
«Devo dire che io ho denunciato perché è giusto che si sappia, ma non ci sono rimasto male, l’Italia non è questa, Napoli non è questa, e io lo so bene. Anzi, ci ho fatto un risata. E continuo a cercare casa». Open ha contattato il numero che compare nell’annuncio a cui ha risposto Ahmed. Riportiamo qui la conversazione integrale.
Davanti alle nostre richieste di replica, chi ha risposto, come potete sentire, ha negato di essere il proprietario dell’abitazione, ha negato di aver mai mandato quel messaggio e ha risposto di non conoscerne l’autore, anche se il messaggio «Non è possibile se ci sono animali o stranieri» è partito proprio da quel numero, destinato ad Ahmed.
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