La censura cinese non si accorge del bacio gay in Star Wars. I critici cinematografici: «Vittoria per la comunità Lgbtq»
Il bacio gay presente nel nuovo capitolo della saga “infinita” di Star Wars ha resistito alla censura cinese. Destino diverso è toccato a Brokeback Mountain interpretati dal compianto Heath Ledger e Jake Gillenhaal, e a Guadagnino con Chiamami col tuo nome: in entrambi i casi la Cina aveva deciso di non distribuire le pellicole perché a trama gay.
Come non bastasse, i censori hanno anche preteso che più di 10 minuti del film vincitore di 4 Oscar Bohemian Rhapsody fossero tagliati e hanno permesso soltanto la distribuzione di una versione ridotta.
Questa volta, invece, i critici cinematografici cinesi che hanno guardato Star Wars: L’ascesa di Skywalker hanno accolto la scena tranquillamente, commentando che seppur non sia un momento chiave della trama del film, rappresenta pur sempre una vittoria per la comunità Lgbtq.
Altri, tuttavia, hanno trovato il bacio gay «incomprensibile» nel contesto del film. «Davvero, è stato strano. I due personaggi non sono amanti. Né il loro rapporto è più nobile di quello tra due amanti», ha commentato un utente su un forum di Baidu – il più celebre motore di ricerca in lingua cinese.
Un altro utente di Hulu.com ha detto: «In quanto fan incallito di Star Wars, fidatevi, finitelo e basta. Non pensate troppo. Godetevi tutto tranne quel bacio imbarazzante».
Al netto della parentesi gay, L’ascesa di Skywalker, che si pensava avrebbe raccolto reazioni entusiaste, ha in realtà incassato giudizi nella media. Il sito cinematografico Mtime gli ha dato un punteggio di 7,5 su 10, mentre Douban, – un altro sito di cinema – gli ha dato una media di 6,9 punti su 10. Un terzo utente ha commentato: «A questo punto potrebbero pure smetterla di fare film di Star Wars».
Nei primi due giorni di proiezione, Star Wars: L’ascesa di Skywalker ha guadagnato 3,1 milioni di dollari al box office cinese.
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