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Roberto Rosso espulso da Fratelli d’Italia. Meloni: «La ‘ndrangheta ci fa schifo, mi viene il voltastomaco»

20 Dicembre 2019 - 11:19 Redazione
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«A chiunque pensi di usare il nostro simbolo per trattare con mondi che noi combattiamo voglio dire forte e chiaro: Fratelli d'Italia non può essere la vostra casa, perché ci fate vomitare» ha detto la leader di FdI

«Roberto Rosso ha aderito a Fratelli d’Italia da poco più di un anno. Apprendiamo che stamattina è stato arrestato con l’accusa più infamante di tutte: voto di scambio politico-mafioso. Mi viene il voltastomaco. Mi auguro dal profondo del cuore che dimostri la sua innocenza, ma annuncio fin da ora che Fratelli d’Italia si costituirà parte civile nell’eventuale processo a suo carico. Ovviamente, fin quando questa vicenda non sarà chiarita, Rosso è da considerarsi ufficialmente fuori da FdI».

Queste le parole di Giorgia Meloni su Roberto Rosso, assessore ai Diritti civili della Regione Piemonte, a lungo parlamentare di Forza Italia, candidato sindaco di Torino negli anni ’90, e poi transitato in Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, accusato di voto di scambio politico-mafioso nell’inchiesta della Guardia di Finanza di Torino.

«Io e tantissimi altri Fratelli d’Italia abbiamo iniziato a fare politica proprio per combattere ogni forma di criminalità organizzata – ha aggiunto – La mafia, la camorra e la ‘ndrangheta ci fanno schifo e ci fa schifo chi scende a patti con loro. Da sempre, noi di Fratelli d’Italia siamo rigidissimi nella selezione e nelle candidature e facciamo tutto quello che è nelle nostre possibilità per proporre agli italiani persone senza macchia. Ma come ci si difende da chi bussa alla tua porta, dice di voler combattere con te e sembra avere un curriculum specchiato, ma poi viene accusato di reati così infami? A chiunque pensi di usare il nostro simbolo per trattare con mondi che noi combattiamo voglio dire forte e chiaro: Fratelli d’Italia non può essere la vostra casa, perché ci fate vomitare» ha concluso.

Chi è Roberto Rosso

Roberto Rosso muove i suoi primi passi nella Democrazia Cristiana a Trino, il suo paese d’origine, salvo nel 1994 aderire a Forza Italia di Silvio Berlusconi dove viene eletto deputato alla Camera.

Nel 2001 si candida a sindaco di Torino per il centrodestra, nel 2004 diventa sottosegretario al lavoro del Governo Berlusconi mentre nel 2010 è vicepresidente della giunta del leghista Roberto Cota in Piemonte.

Nel 2016 corre con una lista civica corre come sindaco a Torino e entra in consiglio comunale. Poi il passaggio a Fratelli d’Italia alle regionali dello scorso maggio. Diventa assessore ai rapporti con il consiglio, alla semplificazione e ai diritti civili.

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