Spagna, la Real Sociedad ne fa 8 al Becerril e invita tutto il paese alla prossima partita (pranzo compreso)
La Reala, come la chiamano gli oriundi, ha fatto le cose in grande: dentro e fuori dal campo. L’8-0 alla Nueva Balastera ( lo stadio di casa, Mariano Haro, era fin troppo piccolo) va oltre il tabellino e diventa storia iconica per gli sconfitti, mai stati così felici di perdere. I giovani (e meno giovani) del Cd Becerril, serie D spagnola, hanno coronato il loro sogno nel match di Copa del Rey contro la Real Sociedad, sesta potenza della Liga. Faccia a faccia inusuale tra i vari Januzai e William da una parte, e Diego Martin, agricoltore, o Carlos Fernandez, maestro, e il delantero Adriàn, che nella vita di tutti i giorni fa il metalmeccanico fresatore, dall’altra.
Un confronto bellamente impari (anche se sullo 0-0 il Becerril è stato anche pericoloso), reso possibile dalla nuova formula della Copa del Rey, che ha permesso a 116 squadre di partecipare allo stesso tabellone.
La gara è stata a senso unico, ma unica è stata anche l’emozione dei rappresentanti del piccolo Comune di Castiglia e Leon, 754 abitanti. Tant’è che per tentare di riempire lo stadio (2000 posti) bisogna (vanamente) chiamare i rinforzi dai paesi confinanti. E’ come se la squadra di un rione di un medio comune italiano affrontasse una medio-grande di Serie A.
Festa grande prima e dopo la partita, e a margine la bella iniziativa della Real Sociedad, la cui board ha invitato i calciatori del Becerril e la cittadinanza tutta ad assistere a un match di Liga a San Sebastian. Tutto pagato: biglietti, bus, pranzo e cena. Lavoro permettendo.
Foto di copertina Ansa