Congresso Lega, Attilio Fontana: «Pronti a un confronto con le sardine» – Il video
Si è concluso verso l’ora di pranzo il congresso che suggella la nascita di una nuova Lega, quella che sostituisce la parola “Nord” con la locuzione “Salvini premier”. Il 21 dicembre all’hotel Da Vinci, periferia Nord di Milano, c’erano quasi tutti i delegati invitati.
Certo, l’assenza di Roberto Maroni non è passata inosservata, ma il congresso federale serviva anche a questo: chiudere con il passato padano e segnare una tappa fondamentale verso la nazionalizzazione del partito.
Forse l’ultimo sussulto di orgoglio è spettato proprio al fondatore della Lega Nord, Umberto Bossi: resterà presidente a vita del partito con il sole delle Alpi, mentre tutta l’attività politica si concentrerà sotto l’Alberto da Giussano di colore blu salviniano.
«Salvini non ci può imporre un c**zo – ha detto il senatùr, relegato a un’estremità del tavolo sistemato sul palco -, siamo noi che decidiamo. Le cose imposte non funzionano. Non salterà il mondo». Ma l’esito di questo congresso e il futuro del partito sono stati scritti senza che nessun delegato potesse cambiarli.
Borghezio appoggia Salvini
«Lo straordinario applauso con cui il congresso ha voluto salutare Umberto Bossi rassicura me e tutti coloro che come me pensano che sia il simbolo di ideali e di una storia che non finisce certo oggi», ha detto Mario Borghezio. L’ex europarlamentare, leghista della prima ora, ha accolto senza troppi patemi la “depadanizzazione” impressa da Salvini.
Fontana: «Resteremo il partito delle autonomie»
Sulla stessa linea d’onda Attilio Fontana. «È un’evoluzione del movimento che deve essere attrezzato per affrontare ormai una sfida a livello nazionale. Saremo sempre la Lega, saremo sempre coloro che promuoveranno l’autonomia regionale», ha detto a Open.
«Le Sardine dovrebbero rivedere alcuni atteggiamenti»
«È sempre positivo quando ci sono dei giovani che si vogliono occupare della cosa pubblica – ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia a proposito delle sardine, riunitesi in un flash mob a Milano proprio in concomitanza con il congresso della Lega -. Dovrebbero però rivedere i giudizi tranchant rivolti alla Lega. Dovrebbero rivedere anche certi atteggiamenti un po’ duri e a volte violenti nei nostri confronti».
«Pronti al confronto»
«Chi fa politica deve ascoltare e parlare con tutti. Noi andiamo avanti per la nostra strada, non ci accodiamo alle sardine, a differenza di qualcuno che cerca di strumentalizzarle – conclude -. Se loro vogliono discutere con noi, siamo pronti a promuovere qualunque tipo di confronto».
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