Natale, Israele darà ai cristiani di Gaza i permessi per visitare le città sante
Israele fornirà permessi ai cristiani di Gaza per recarsi a Natale a Gerusalemme e a Betlemme (Cisgiordania). Ad annunciarlo è stato il generale Kamil Abu Rukun, comandante del Cogat, il coordinamento di governo israeliano dei territori. «I permessi in entrata per Gerusalemme e l’area della Cisgiordania – ha detto Rukun – saranno emessi in accordo con le misure di sicurezza e senza distinzione di età».
La decisione fa seguito agli appelli dei giorni scorsi delle autorità religiose cristiane affinché Israele concedesse i permessi. L’amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, monsignor Pierbattista Pizzaballa, in un’intervista all’emittente Tv2000, aveva dichiarato: «È ormai un rituale: i permessi sono prima negati e poi concessi. Quest’anno però sembra che i permessi, se ci saranno, saranno centellinati. La situazione di Gaza dal punto di vista sociale, politico ed umanitario è vergognosa. Tutti hanno la loro parte di responsabilità e il prezzo più alto è a carico della gente normale».
Nella striscia di Gaza vivono solo circa mille cristiani, la maggior parte dei quali greco-ortodossi, a fronte di una popolazione di 2 milioni. Lo scorso anno Israele ha concesso i permessi a quasi 700 cristiani di Gaza che hanno potuto recarsi a Gerusalemme, Betlemme, Nazaret e altre città sante. Oltre che per ragioni di sicurezza, Israele, in passato, ha difeso le restrizioni per gli abitanti di Gaza che viaggiano verso la Cisgiordania, giustificando la stretta affermando molti palestinesi «restano in Israele illegalmente quando ottengono permessi a breve termine».
Foto in copertina – L’albero di Natale sovrastato da una stella e scintillante nelle sue belle decorazioni che troneggia nel mezzo della Piazza della Mangiatoia a Betlemme (Cisgiordania), 20 dicembre 2018. ANSA/ Massimo Lomonaco
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