Libia, primo OK da Bruxelles: Di Maio guiderà la missione Ue il 7 gennaio. Tripoli sempre più a rischio: Haftar conquista l’aeroporto
C’è un primo via libera alla missione Ue in Libia avanzata dal ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio, ma secondo fonti della Farnesina è ancora tutto in definizione. La missione Ue dovrebbe partire il 7 gennaio, come avrebbe confermato anche l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, in una telefonata al ministro degli esteri del Governo di accordo nazionale, Mohamed Taher Siala. «Si tratta di un importante passo avanti – dicono dalla Farnesina – ma stiamo ancora definendo alcuni dettagli. L’unica soluzione possibile alla crisi libica è politica e non militare».
A Tripoli intanto l’esercito che fa capo al generale Khalifa Haftar, secondo diversi tweet di Al Arabiya, ha rivendicato di aver preso il controllo dell’aeroporto di Tripoli, a 30 km a sud della capitale e chiuso dal 2014, oltre che di alcuni depositi di carburante, del ponte Al-Frosseya e del campo militare di Al Naqlia a Tripoli, dopo aver respinto le forze armate del governo di accordo nazionale.
Sempre secondo Al Arabiya violenti scontri sarebbero in corso sulle strade che portano al centro della capitale. L’Esercito nazionale libico (Lna) ha annunciato inoltre di «aver fatto progressi su diversi fronti di combattimento a Tripoli, e di aver arrestato un certo numero di miliziani del governo di accordo nazionale».
«Gli sviluppi delle prossime ore saranno una sorpresa per tutti i libici». Lo ha annunciato ad Al Arabiya il portavoce del generale Khalifa Haftar, Ahmed Al Mismari, affermando che nessun arresto tattico è previsto per la conquista di Tripoli. «Abbiamo preso il controllo delle zone strategiche sulla strada per l’aeroporto di Tripoli e di vaste zone a sud della capitale» ha detto ancora Al Mismari, secondo il quale «le forze di elite si preparano ad entrare nei quartieri residenziali della capitale». Al Mismari ha preannunciato una conferenza stampa in serata.
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