Occupazione, quali sono le lauree più vantaggiose?
Troppo semplice puntare su materie tradizionalmente considerate “sicure”, come giurisprudenza, ingegneria o economia gestionale per assicurarsi un lavoro e un buon reddito. Gli ultimi dati di Alma Laurea mostrano che per quanto le tendenze generali possano essere “azzeccate” – in Italia chi ha studiato materie scientifiche tende a trovare un lavoro più facilmente rispetto a chi ha studiato materie umanistiche – ci sono differenze notevoli e, in alcuni casi, inaspettate, tra le varie discipline.
Si parla di un campione di circa 76mila persone su circa 100mila laureati: a tre anni dalla laurea, nel 2017, circa il 70% lavorava, il 14,6% era disoccupato ma cercava lavoro e circa il 15% non lavorava e non cercava lavoro. Colpisce la disparità nel salario medio tra uomini e donne: 1.447 euro contro 1.175 guadagnati dalle donne.
La maggior parte – circa il 70% – lavora nei servizi, in particolare nel commercio, come consulenti, nell’ambito della ricerca, dell’istruzione e della sanità. Meno i lavoratori in settori come l’edilizia (6,5%) e dell’industria manifatturiera (4,8%). Le differenze tra i settori sono altrettanto notevoli se si va a guardare il tasso di occupazione e i salari medi.
Avanti ingegneri e informatici
Tra i lavori con il tasso di occupazione post-laurea e il salario medio più alto troviamo vari tipi di ingegneria: Ingegneria informatica – 97%, 1.651 euro, Ingegneria gestionale – 96%, 1.623 euro, Ingegneria navale – 90%, 1.843 euro.
Tra le altre materie scientifiche tendono ad essere più vantaggiose le materie specializzate in studi di sicurezza, per esempio Sicurezza Informatica – 100%, 1.823 euro e Scienza della difesa e sicurezza – 95%, 1. 865 euro, rispetto alle scienze naturali.
Meno bene i laureati in scienze chimiche (88%, 1.384 euro) o i laureati in scienze geofisiche (76%, 1.709 euro), anche rispetto a materie tradizionalmente vantaggiose, come Finanza (92%, 1.593 euro) e discipline specializzate nell’ambito della sanità, come scienze infermieristiche e ostetriche (97%, 1.570 euro).
Meglio scienze politiche e comunicazione che psicologia e giurisprudenza
A trovare occupazione meno facilmente (-20/30%) e con salari mediamente più bassi (nell’ordine di svariate centinaia di euro al mese in meno) sono i laureati i scienze umanistiche e sociali.
Tra queste, conviene di più essere laureati in Scienze Politiche (78%, 1.275 euro), Relazioni Internazionali (80%, 1.314 euro) o Lingue moderne per la comunicazione (84%, 1.224 euro) che in Beni Culturali ( 63%, 898 euro), Archeologia ( 65%, 961 euro), Storia dell’Arte (72%, 983 euro) e Antropologia (75%, 1.075 euro).
Ma, a sorpresa, convengono di più anche rispetto a Psicologia, dove il tasso di occupazione a tre anni dalla laurea è del 55% e lo stipendio medio netto al mese 1.013 euro, e a Giurisprudenza, dove poco più della metà dei laureandi aveva trovato un lavoro a tre mesi dalla laurea e guadagnava in media poco oltre i mille euro al mese. Meglio studiare Design, dove a parità di anni dalla laurea l’86% degli studenti ha trovato un lavoro e guadagna in media 1.259 euro.
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