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I falsi siti che truffano i diabetici: una rete internazionale che sfrutta le testate giornalistiche

02 Gennaio 2020 - 10:42 David Puente
Una falsa intervista pubblicata su un falso sito che si spaccia per Repubblica. Non solo, la truffa è internazionale

Enzo Bonora, professore ordinario di Endocrinologia dell’Università di Verona, pubblica il 26 dicembre 2019 un post Facebook dove denuncia dei truffatori che sfruttano un sito con la grafica di Repubblica per praticare pubblicità ingannevole.

Sul caso è intervenuta Repubblica, la testata vera, con un articolo dal titolo «In Italia non sanno curare il diabete. Ma è una bufala» per avvisare i propri lettori dell’uso strumentale del proprio logo, della grafica del proprio sito e non solo. L’obiettivo è semplice, vendere prodotti naturali spiegati con informazioni false: oltre a spacciarsi per una testata giornalistica, la truffa viene veicolata attraverso un’intervista falsa, nomi falsi e falsità mediche.

La truffa non è solo in lingua italiana, ma anche spagnola, tedesca, ceca e russa. Dietro al proliferarsi di altri siti fasulli c’è un sistema di affiliazione per la vendita di prodotti di un’azienda che ha sede nelle Isole Vergini Britanniche. In questo articolo potete leggere l’analisi delle falsità pubblicate nei vari siti riscontrati, concludendo con il nome dell’azienda che trae beneficio tramite gli affiliati che sfruttano tecniche truffaldine.

I falsi siti con la grafica di Repubblica

Il sito citato da Enzo Bonora e da Repubblica Building-river-has.space non è l’unico truffatore. C’è anche Marketstopspoil.website che a sua volta rimanda al sito Prime-story.com del prodotto Dialine che contiene le diverse informazioni false che racconterò in questo lungo articolo.

Il fantomatico dottor Klaus Volker

Partiamo dal fantomatico dottor Klaus Volker che lavorerebbe presso il Tumorzentrum Eva Mayr-Stihl di Stoccarda che risulta essere un centro oncologico:

Il centro oncologico tedesco.

La foto del dottore che troviamo nei vari siti internet non è la sua, ovviamente. Nel caso del falso sito di Repubblica si tratta di una foto in vendita su Adobe Stock:

La foto usata per la truffa.

Esiste un’altra immagine che circola in altri siti utili alla truffa, in questo caso la persona ritratta è il Prof. Rudolf Ott che opera a Berlino in tutt’altro ambito.

La foto del Prof. Rudolf Ott usata per la truffa spacciandolo per il dottor Klaus Volker.

Non si riscontra un dottor Klaus Volker presso il centro di Stoccarda, ma la creazione del personaggio serve a promuovere la falsa notizia e la truffa stessa dandole una sorta di autorevolezza.

La truffa che accusa di truffa

Leggiamo la prima parte dell’articolo truffa:

L’anno scorso Klaus Volker è venuto in Italia per studiare le esperienze dei suoi colleghi italiani. Quello che ha visto in Italia, come ha detto, non può essere spiegato. Nel nostro paese, secondo Klaus, sui diabetici stanno costruendo un business, invece di trattarli…

Tutta l’enfasi presente nella falsa intervista punta proprio sul metodo di comunicazione dei complottisti, in questo caso per promuovere un prodotto:

– In Italia non ci sono i prodotti in grado di abbassare la resistenza all’insulina?

– Sì, in Italia ci sono i rimedi per il trattamento del diabete mellito del secondo tipo e quello più efficace si chiama Dialine. Lo possono ringraziare molti diabetici. Dialine è stato creato dagli scienziati italiani nel 2017. Il principio attivo di questo prodotto è Terminalia bellerica.

Il nome del prodotto è Dialine, che secondo l’intervista non è in vendita in Italia perché è stato impedito l’ingresso nel mercato al produttore:

– Dialine è in vendita nelle farmacie italiane?

– Purtroppo no e questo sì che un problema. Allo stesso tempo, sono sicuro che gli endocrinologi italiani, almeno quelli interessati ai trattamenti progressivi, sanno di Terminalia bellerica e che è in grado di ridurre la resistenza all’insulina. Per quanto ne so, il produttore di Dialine voleva entrare nel mercato farmacologico italiano. Ma non gli è stato permesso di farlo, sono state inventate centinaia di ostacoli. Come già detto, in Italia non è proficuo curare i diabetici. Dopotutto, la farmacologia oggi è un business! Perfino in Germania. Ma se in Germania questo business è onesto (le persone diventano sane), in Italia non lo è!

L’intervista accusa il nostro sistema sanitario di truffare i cittadini italiani proponendo una cura che non funziona e impedendo al prodotto Dialine di salvarli, dunque il sito truffa gli utenti inventandosi dottori e dichiarazioni mai fatte. Inoltre, nell’intervista c’è un invito agli utenti di andare sul «sito ufficiale del Centro di Endocrinologia» con tanto di link che però rimanda al sito di Dialine:

Il link al falso centro che in realtà rimanda al sito del prodotto.

Il principio attivo che non è un principio attivo

Nella falsa intervista si legge che «il principio attivo di questo prodotto è Terminalia bellerica», ossia questa pianta:

La pianta chiamata Terminalia bellirica e il suo frutto – Foto da Wikipedia.

Qualunque dottore in medicina dovrebbe sapere che una pianta non può essere definita un «principio attivo». Insomma, nell’inventare il fantomatico dottor Klaus Volker i truffatori non hanno neanche un minimo di conoscenze sui farmaci.

«Ma ci sono degli studi»

Qualcuno potrebbe iniziare a cercare informazioni sulla pianta e il diabete e potrebbe trovare su PubMed – che ricordiamo essere solo un aggregatore di studi pubblicate su svariate riviste, anche predatorie da non considerare – una intitolata «Therapeutic potential of octyl gallate isolated from fruits of Terminalia bellerica in streptozotocin-induced diabetic rats». Tale ricerca si sarebbe svolta sui ratti, ma ciò che suona strano è la sua pubblicazione in una rivista avente Impact Factor 2.492 rispetto a un autorevole Nature che ottiene un ampio 43.070. Inoltre, secondo un articolo del sito The-scientist.com la rivista avrebbe pubblicato delle «scoperte» con peer reviews fatti dagli stessi autori delle ricerche.

Dialine è senza il falso principio attivo

La cosa buffa è che nell’intervista si parla del prodotto di Dialine e del «principio attivo» che di fatto non lo è, ossia la pianta Terminalia bellerica. Nel sito del prodotto la pianta non è nemmeno nominata, mentre al suo posto troviamo altre tre:

La lista dei componenti del prodotto pubblicizzato attraverso i siti falsi.

I siti truffa con la falsa intervista

La pubblicità ingannevole sfrutta il nome di un tale dottor Klaus Volker che, cerando online, mi permette di trovare altri siti che cercano di vendere più di un prodotto per diabetici. Uno è skazemnet.ru che si fa chiamare “Tutta Salute“, ma ci sono anche i vari sottodomini del sito Suganormnd.com che si usano il nome del sito russo Meduza.io: it8.suganormnd.com e it5.suganormnd.com. Tutti hanno la stessa grafica di base:

Il sito it2.suganormnd.com, contrariamente agli altri sottodomini, rimanda a una pagina dedicata al prodotto SugaNorm – non più a Dialine – con tutte le informazioni di vendita:

Il sito SugaNorm.

Queste sono le versioni in italiano, ma basta cambiare «it» con «es» o «de» nell’url per visitare la versione in altre lingue:

Visitando il sito es4.suganormnd.com troviamo la stessa storiella del dottor Klaus Volker in spagnolo sfruttando il nome di Agencia Mencheta pur lasciando il logo di Meduza:

La versione spagnola della truffa.

In passato c’erano altri siti, come quello chiamato Last-News24.ru segnalato dalla pagina Facebook Camillo Ricordi il 18 agosto 2019:

La truffa è stata diffusa in diverse lingue:

Una nota sul sito in lingua tedesca. Oltre al nome del sito che utilizza quello del noto criminale colombiano, il dottor Klaus Volker diventa responsabile di un centro di Zurigo e che torna in Svizzera sconvolto dal sistema usato in Germania dove lo stesso prodotto sarebbe stato ostacolato in tutti i modi. Strano, anche perché il prodotto pubblicizzato nella falsa intervista è SugaNorm che secondo gli altri siti sarebbe stato creato in un laboratorio tedesco ad Amburgo e sarebbe stato certificato in tutta Europa:

Gli scienziati tedeschi del laboratorio Labor von Dr. Budberg di Amburgo hanno trovato il mix unico di erbe curative. 10 anni di test clinici sul preparato hanno dimostrato che nel 75% dei pazienti il livello di zucchero nel sangue si stabilizza. Nel 68% dei pazienti il metabolismo si ripristina, il lavoro endocrinologico del corpo è nella norma come anche quello dell’apparato cardiovascolare e del sistema digestivo. Grazie agli ingredienti naturali SugaNorm stimola la sintesi dell’insulina e delle cellule beta del pancreas. I produttori hanno ricevuto ogni certificato e autorizzazione di qualità validi in tutta Europa e non solo.

Le false «persone reali»

Come nei classici siti di truffe troviamo i classici commenti di persone dai nomi inventati. Eccoli, nello stesso ordine e con le stesse foto (tranne la prima nella versione italiana) ma con nomi diversi a seconda della lingua del sito:

I commenti falsi con identità false dove Alessio Fumagalli diventa Thomas Schmidt nel sito tedesco.

Nel sito it2.suganormnd.com è presente il parere di un presunto Rodolfo Lorenzi presentato come «candidato a premi di scienza medica, dottore, endocrinologo», lo stesso che sul sito russo – dove il prodotto cambia nome da SugaNorm a Difort – viene chiamato Danilov Yuri Petrovich:

Anche i testimonial sono forzati. Nel sito Prime-story.com con la grafica di Dialine nella versione italiana troviamo l’area «Le persone reali. I risultati reali» con le testimonianze di Pietro di Roma, Valentina di Milano e Claudio di Palermo:

Nella versione spagnola troviamo con le stesse foto Pedro da Madrid, Maria da Malaga e Victor da San Sebastian:

SugaNorm e il laboratorio tedesco

Nel sito it2.suganormnd.com si parla di scienziati tedeschi del laboratorio Labor von Dr. Budberg di Amburgo, che non esiste.

Secondo il sito SugaNorm sarebbe prodotto in Germania e certificato in tutta Europa, ma secondo le false interviste no.

Ad Amburgo, infatti, è presente il Labor Dr. Von Froreich.

Le presunte informazioni aziendali

In fondo al sito it2.suganormnd.com troviamo le prime informazioni: «BERNADATTE LTD, Av Ricardo J. Alfaro, Panama International». La stessa società era stata citata in un articolo di Butac del 2017 relativo alla vendita di un prodotto chiamato Electricity saving box con tecniche molto simili a quelle che vediamo per SugaNorm.

Dal dominio it2.suganormnd.com si ottengono dei dati aziendali.

Il sito it3.suganormnd.com, invece, riporta il nome di un’altra società : la Vita Trading Lp con sede in Scozia.

Dal sito it3.suganormnd.com il sito sarebbe intestato a una società scozzese.

Online, su Ebay, si trova in vendita il prodotto SugaNorm con una confezione in lingua russa e con spedizione dall’Uraina:

Il sito truffa nella versione russa rimanda al sito Difort.registrationlife.com con un prodotto chiamato Difort o DiabeNot già criticato da alcuni siti russi. In fondo troviamo altri dati aziendali di una società che sarebbe registrata a Mosca:

Tornando al sito Dialine.net troviamo in fondo un’immagine che rimanda al sito Everad.com dove viene citata una società con sede a Tortola nelle Isole Vergini Britanniche chiamata Cariovision Trade Ltd. Geneva.

Il logo di Everad in fondo al sito di Dialine.

La società Everad Group, a quanto risulta dai social del sito, è gestita dal bielorusso Sasha Yasyukovich che vive a Kiev, Ucraina. Tra i prodotti del sito Everad.com ci sono proprio Dialine e Diabenot venduto in Russia:

I due prodotti, quello in vendita per l’Europa e quello per la Russia, Kazakhstan e Kyrgyzstan.

Come funziona il sistema Everad

Nel sito di Everad viene illustrato il sistema di affiliazione:

In pratica, un utente può iscriversi come affiliato per poi selezionare un prodotto e offrirlo in qualche modo online. L’acquirente finale deve solo compilare un modulo – che contiene le informazioni necessarie dell’affiliato – fornendo il proprio nome e il numero di telefono con il quale verrà contattato da un operatore. Solo quando al telefono confermerà l’acquisto del prodotto l’affiliato riceverà la sua commissione.

Nel codice HTML del sito fake in lingua italiana troviamo nel form l’ID dell’affiliato.

Detto questo, i siti truffa con la falsa intervista potrebbero essere stati creati da un affiliato, o più affiliati, nel tentativo di vendere i prodotti a un pubblico più vasto possibile.

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