Monopattini elettrici, da ora potrete guidarli in tutta Italia (ma attenti alle regole)
D’ora in poi i monopattini elettrici potranno essere usati senza il rischio di incorrere in sanzioni. A stabilirlo è la legge di Bilancio 2020 (n. 160 del 27 dicembre 2019), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, che, al comma 75, equipara i monopattini alle biciclette colmando un buco normativo che ha generato confusioni e polemiche (basti pensare a Torino e anche a Milano). L’emendamento era stato presentato da Eugenio Comincini, senatore di Italia Viva, che su Facebook ha festeggiato così la notizia: «L’anno nuovo è cominciato con una importante e bella novità, per quanti sostengono la mobilità sostenibile».
Cosa cambia
Monopattini che in molte città europee (e più in generale nel mondo) sono già una realtà, e che in Italia hanno preso piede negli ultimi mesi, anche grazie all’attività di diverse società di noleggio. Aspramente criticati per il potenziale pericolo arrecato ai pedoni, spesso si vedevano sfrecciare sui marciapiedi, talvolta guidati da due persone contemporaneamente. In Italia ne circolano più di 100mila, sono veloci, comodi e non hanno costi proibitivi. Da ieri sono anche legali, non servono né patente né assicurazione né casco. Restano fuori dalla norma hoverboard, segway e monowheels che potranno essere usati soltanto nell’ambito della sperimentazione dei singoli comuni, così come previsto dal decreto Toninelli. Prima di questa norma, i monopattini potevano essere guidati soltanto nei comuni che avevano aderito alla sperimentazione sulla micromobilità. Adesso, invece, potranno essere guidati in tutta Italia.
Le regole
Da ieri i monopattini, proprio perché equiparati alle biciclette, possono circolare sulle sedi stradali (urbane ed extraurbane su tutto il territorio nazionale) ma non sulle autostrade, superstrade e soprattutto sui marciapiedi. Potranno avere una potenza non superiore ai 500 watt e potranno raggiungere una velocità massima di 20 km/h. Il casco non è obbligatorio. «Usare sempre prudenza facendo attenzione agli altri veicoli e soprattutto rispettando pedoni e ciclisti: chi si muove in maniera innovativa non dimentica mai le buone maniere. Nelle aree pedonali mantenere una velocità inferiore ai 6 km/h» ha concluso il senatore Comincini, “papà” di questa rivoluzionaria norma.