Spagna, il governo si fa: Sánchez otterrà la fiducia grazie all’astensione di 13 deputati catalani
Il partito Erc, Sinistra repubblicana della Catologna, ha deciso di astenersi dalle votazioni per la nomina del presidente del governo: la loro non partecipazione al voto di fiducia della camera dei Deputati spagnola permetterà a Pedro Sánchez di insediarsi il prossimo 7 gennaio. La decisione di Erc, approvata con il 96,4% delle preferenze del consiglio nazionale del partito, permetterà l’investitura del leader del Psoe, primo partito alle elezioni spagnole dello scorso 10 novembre con il 28% dei consensi. Nell’accordo tra Erc e Psoe, è inclusa l’istituzione, entro cinque giorni dall’insediamento di Sánchez, di un tavolo di negoziazione «sul conflitto politico in Catalogna tra il governo centrale e la Generalitat». Sanchez era riuscito ad arrivare primo con il partito socialista ma con meno seggi rispetto alle elezioni di aprile e comunque senza una chiara strategia su come ottenere la fiducia per formare un esecutivo. La speranza di Sanchez era quella di uscire dalla paralisi che andava avanti dalle scorse elezioni di aprile – prolungata da un mancato accordo con il partito radicale di sinistra Podemos e il rifiuto dei partito di centrodestra di formare una coalizione – e finalmente riuscire a formare un esecutivo.
In copertina il primo ministro in carica, Pedro Sanchez, a destra, e il leader di Podemos Pablo Iglesias in posa dopo un incontro per firmare un accordo preliminare alla Camera bassa spagnola a Madrid, Spagna, 30 dicembre 2019. EPA/JuanJo Martin
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