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Dopo l’espulsione, Paragone durissimo contro Di Maio: «È il nulla, e sta facendo danni gravi»

03 Gennaio 2020 - 09:32 Redazione
Il giornalista spiega che da questo momento inizierà a girare i meet up del M5s per incontrare gli attivisti

Furibondo, così Luca Telese definisce Gianluigi Paragone nell’intervista pubblicata oggi, 3 gennaio, sulle pagine de La Verità. Furibondo e deciso a rivoluzionare il Movimento 5 Stelle. E tutto questo nonostante il collegio dei probiviri abbia deciso di espellerlo.

Paragone, giornalista ed ex conduttore della trasmissione La Gabbia, aveva votato contro la manovra presentata dal governo. Il giorno stesso della decisione dei probiviri aveva pubblicato sulla sua pagina Facebook la foto di un foglio intestato del Senato, in cui scriveva: «Sono stato espulso dal nulla».

L’attacco a Di Maio: «Sta facendo danni al M5s»

Ora sulle pagine de La Verità, rivendica quel messaggio e anzi, spiega esattamente a chi si riferiva quando parlava di «Nulla»: «Il nulla sono lui e tutti quegli “yes man” che ha intorno. I miracolati della Lotteria Pomigliano». E ancora: «Parlo di Di Maio, di quelli che lo consigliano e di quelli che lui ha piazzato nei ministeri».

Secondo Paragone, Luigi Di Maio è anche responsabile degli ultimi risultati elettorali del M5s, molto al di sotto delle aspettative che si erano create dopo il 33% delle politiche del 2018: «La sconfitta è tutta sua e dei suoi amici. Il clima è esasperato, molti parlamentari sono tagliati fuori dai signorotti del nulla».

Il piano per restare nel Movimento e il grazie a Di Battista

Obiettivo di Paragone ora è rimanere nel Movimento 5 Stelle. Certo, dovrà spostarsi verso il gruppo Misto, ma l’idea è quella di continuare a lavorare nel partito che lo ha eletto: «Girerò l’Italia meet up per meet up: sono gli attivisti a chiamarmi, per impedirmi di entrare non basterà il filo spinato».

E poi il grazie a Di Battista, che con un commento Facebook ha appoggiato la scelta di Paragone di votare contro la manovra: «Sono contentissimo che lo abbia fatto. Lo ringrazio pubblicamente».

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