Iraq, Trump: «Il regno di terrore di Seoleimani è finito, stava programmando altri attacchi»
«Il regno di terrore di Soleimani è finito». A dirlo è il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, parlando per la prima volta in pubblico dal suo resort di Palm Beach, Mar-a-Lago, dopo il raid che ha causato la morte del generale iraniano Quassem Soleimani. Trump ha poi detto che l’uccisione del generale iraniano è stata eseguita per «fermare una guerra, non per cominciarne una» e che gli Stati Uniti sono «pronti e preparati a intraprendere qualsiasi azione necessaria» per qualsiasi tipo di risposta da parte dell’Iran. «Soleimani – ha proseguito Trump – ha trasformato la morte di persone innocenti in una propria perversione. L’abbiamo colto in flagranza e lo abbiamo ucciso». Il presidente statunitense ha anche comunicato che gli Stati Uniti «non vogliono un cambio di regime in Iran». Nel suo breve discorso, Trump ha sottolineato come il generale iraniano Quassem Soleimani «pianificava attacchi contro i diplomatici statunitensi». Una affermazione che trova riscontro nelle dichiarazioni, rilasciate a Asssociated Press, di un alto generale americano che ha sottolineato come l’intelligence statunitense abbia «prove convincenti» sul fatto che il generale Soleimani stava pianificando «una significativa campagna di violenza contro gli Stati Uniti».
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