Francia, l’inchiesta sull’accoltellatore passa all’antiterrorismo: «Radicalizzazione oltre ai problemi psichiatrici»
Nuovi elementi emergono sull’inchiesta inerente l’accoltellatore che ieri a Villejuif, alle porte di Parigi, ha ucciso un uomo e ferito due donne, al grido di «Allah Akbar», prima di essere a sua volta ucciso dalla polizia. La procura nazionale antiterrorismo ha annunciato di essere subentrata alla procura ordinaria perché l’assalitore era un soggetto «radicalizzato». L’accoltellatore, 22 anni, come già reso noto ieri dopo l’agguato, era affetto da problemi psichiatrici e si era di recente convertito all’islam. «Se gli importanti problemi psichiatrici dell’uomo sono stati accertati – ha comunicato la procura antiterrorismo in una nota – le indagini delle ultime ore hanno permesso di stabilire una sua sicura radicalizzazione e una preparazione organizzata della sua azione». Nel pomeriggio, la procuratrice Laure Beccuau aveva fatto sapere che Nathan, l’assalitore di Villejuif, soffriva fin dall’infanzia di problemi psichiatrici gravi e si era convertito all’Islam nel 2017.
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