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In Calabria Callipo corteggia i (voti) grillini, ma dal M5s lo gelano: «Troppo spumante, non stiamo con lui»

04 Gennaio 2020 - 16:37 Redazione
L’imprenditore 73enne, candidato del centrosinistra alla guida della Regione, è convinto che molti sostenitori dei 5 Stelle supporteranno la sua lista. «Concepisce la politica come se fosse la sua azienda personale», risponde il M5s

Mancano tre settimane al voto delle regionali in Emilia-Romagna e in Calabria e se, sino ad oggi, gli occhi son stati per lo più puntati sulla “regione rossa” per eccellenza, anche in terra calabra è iniziato lo sprint finale, a suon di botta e risposta tra i nomi (o chi per loro) candidati alla guida della Regione. 

La corsa è principalmente a due, come in Emilia-Romagna: da un lato la candidata del centrodestra Jole Santelli di Forza Italia, dall’altro Pippo Callipo, candidato “civico” del centrosinistra. E poi c’è il terzo incomodo Francesco Aiello, candidato del Movimento 5 Stelle. 

Ed è proprio all’elettorato pentastellato che l’imprenditore Callipo strizza l’occhio, anche alla luce dei sondaggi che lo danno in svantaggio rispetto a Santelli. I voti grillini potrebbero spostare gli equilibri, almeno a favore del candidato di centrosinistra che, prima di sciogliere le riserve, era stato anche nome sperato come futuro governatore in ambiente grillino.

Callipo: «Ci voteranno molti elettori dei 5 Stelle»

Callipo, a margine dell’iniziativa elettorale “Cento domande per Pippo”, oltre a strizzare l’occhio al movimento delle Sardine, ha dichiarato: «Ci voteranno molti elettori dei 5 Stelle». Il candidato del centrosinistra ha poi precisato: «Non mi chiuderò nel palazzo per dire “Sono tutto io e faccio tutto io”. Non tratterrò per me nemmeno una delega e coinvolgerò nel governo della Regione persone che rappresentano l’eccellenza nel settore di cui sono chiamate a occuparsi».

Ciò si traduce nella promessa di assenza di rappresentanti di partiti nella Giunta regionale. Il candidato dem, inoltre, ha già messo le mani avanti, annunciando che in caso di vittoria rinuncerà «all’indennità di carica da presidente di Regione, che sarà destinata a un fondo per il sociale».

Parentela (M5s): «Callipo intende la politica come se fosse la sua azienda personale»

Ma la strizzatina d’occhio agli elettori pentastellati non è andata affatto giù al deputato M5S Paolo Parentela, coordinatore del Movimento per la campagna delle Regionali, che ha subito attaccato senza indugio il candidato dem: «Noi del Movimento 5 Stelle non siamo affatto con Callipo, perché l’imprenditore, che ha dimostrato di intendere la politica come se fosse la sua azienda personale, non ha sbarrato la porta ai vecchi ‘arnesi’ di palazzo e della burocrazia regionale».

«Callipo ha rifiutato la candidatura con il M5S – ha dichiarato ancora Parentela -, preferendo gettarsi nelle braccia del Pd e disponendosi a ricevere i voti della dote di Oliverio, lo stesso soggetto che ha tre importanti procedimenti penali sul groppone, che l’aveva accusato di essere destrorso e addirittura di dubbia affidabilità a causa di alcune rivelazioni infondate di pentiti. Allora il nostro candidato governatore, Francesco Aiello, difese Callipo da queste accuse, sia per onestà intellettuale che per correttezza politica».

Parentela (M5s): «Callipo avrà abusato di spumanti e panettoni al punto da abbandonarsi ad affermazioni di pancia»

E infine l’affondo di Parentela: «In queste festività Pippo Callipo avrà troppo abusato di spumanti e panettoni, al punto da abbandonarsi ad affermazioni di pancia comiche quanto fantasiose». «Comprendiamo – prosegue Parentela – lo sforzo titanico che Callipo è costretto a compiere per salvare la faccia, dopo che il Pd gli ha imposto in lista propri esponenti della vecchia guardia».

E il coordinatore del M5s per la campagna delle Regionali infine chiosa con durezza, suggerendo a Callipo di «imparare a contare almeno fino a dieci, prima di pronunciare nomi e parole che sa essere prive di fondamento e che raccontano, invece, della difficoltà in cui si trova a dover timonare la nave di “squali” che gli hanno affidato. Altro che tonni e Sardine!».

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