Le Sardine vanno sull’Appennino. E poi il mega-evento il 19 gennaio a Bologna con Afterhours e Makkox
Si chiama “Sardine dell’Appennino” e sarà il debutto del movimento “ittico” nato a Bologna lo scorso novembre tra le località montane dell’Emilia, tra escursioni e pranzi al sacco. Il progetto partirà ufficialmente domenica 5 gennaio, con il debutto a Castiglione dei Pepoli, sull’Appennino bolognese, e sarà coordinato dalle comunità e dalle realtà associative del luogo.
«Il populismo attecchisce dove c’è un atteggiamento passivo. Quindi, stiamo continuando a rafforzare i legami tra persone impegnate proprio nella cittadinanza attiva», dice Mattia Santori, portavoce delle Sardine, spiegando il senso dell’iniziativa in un’intervista all’Agi e lanciando steccate qui e là al leader del Carroccio, Matteo Salvini.
Il programma di Santori e degli altri attivisti ha la forma di una vera offensiva nei confronti della compagine leghista: ricordiamo infatti che a breve, e cioè il 26 gennaio, si terranno le elezioni regionali in Emilia Romagna, oltre che in Calabria, e sarà un duello all’ultimo sangue tra Stefano Bonaccini che correrà per i centrosinistra, e Lucia Borgonzoni, in quota Lega.
Per l’occasione sono stati raccolti, con il crowdfunding, oltre 60mila euro (da 2725 sostenitori) in soli dieci giorni. Ed è nata l’associazione 6000 sardine E.T.S. «per dare una copertura il più trasparente possibile» alle risorse finanziarie.
La giornata più attesa sarà il 19 gennaio, con il “bis” in grande stile organizzato a Bologna ad una settimana esatta dal voto. «Sarà una festa dell’Emilia Romagna aperta a tutta Italia»: racconta Santori. Su un grande palco allestito in piazza VIII Agosto si esibiranno cantanti, artisti, e personaggi della cultura.
«Si partirà nel pomeriggio, alle 15, e la festa durerà circa sei ore» ha spiegato il numero uno delle Sardine, anticipando già qualche nome, come gli Afterhours, il cantautore Vasco Brondi ed il gruppo bolognese Rumba De Bodas, oltre al giornalista Sandro Ruotolo e al vignettista Makkox.
In vista del super-evento è partito anche il progetto “sardina ospita sardina”, per cui «circa un migliaio di emiliano romagnoli apriranno le porte di casa loro per ospitare chi viene da fuori».
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