Nave Gregoretti, Italia Viva: «Voteremo sì per il processo a Salvini»
Il 20 gennaio la Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato dovrà decidere se autorizzare il Tribunale dei ministri di Catania a procedere nei confronti di Matteo Salvini. Il segretario della Lega è accusato di «sequestro di persona aggravato dalla qualifica di pubblico ufficiale, dall’abuso dei poteri inerenti alle funzioni esercitate, nonché per avere commesso il fatto anche in danno di soggetti minori di età». Il riferimento è al caso della nave Gregoretti: lo scorso luglio, l’allora ministro dell’Interno non concesse lo sbarco a 131 migranti rimasti bloccati per giorni a bordo della nave militare.
Nei primi giorni del 2020 si erano sollevati dei dubbi riguardo la posizione di Italia Viva: il partito di Matteo Renzi esprime tre componenti sui 23 senatori che formano la giunta. Il loro voto è necessario per far passare il “sì” allo svolgimento della normale procedura penale per Salvini. Non era scontata la posizione di Italia Viva: qualcuno aveva interpretato le parole di Davide Faraone come una sorta di attendismo in attesa di una decisione che sarebbe arrivata dall’alto. «Guarderanno le carte e valuteranno», aveva dichiarato il capogruppo.
Un’eventuale ipotesi garantista era stata individuata nelle parole di Francesco Bonifazi, membro della giunta insieme a Giuseppe Luigi Cucca e Nadia Ginetti: «Dal punto di vista umano e politico Salvini l’abbiamo già giudicato, ma qui abbiamo a che fare con un giudizio anche tecnico e giuridico. Le carte non le abbiamo viste, un approfondimento lo faremo nei prossimi giorni».
Italia Viva voterà “sì” all’autorizzazione a procedere
A diradare ogni ragionevole dubbio è intervenuto Ettore Rosato. Il coordinatore del partito di Renzi, il 4 gennaio, ha chiarito la posizione di Italia Viva: «Salvini nella sua memoria ci ha spiegato che il caso Gregoretti è identico a quello della Diciotti. Salvini certamente conosce le carte meglio di noi, e se lui dice che i casi sono identici, noi ci comporteremo in modo identico, votando come per la Diciotti a favore dell’autorizzazione al processo contro Salvini».
Il riferimento è alla vicenda analoga della nave Diciotti: lo scorso febbraio la giunta salvò dal processo Salvini, anche mediante il voto degli allora alleati di governo del Movimento 5 stelle. All’epoca i renziani, ancora nel Partito democratico, votarono per l’autorizzazione a procedere.
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