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Un’azione mirata in due fasi, da una notte all’altra, per decapitare tutti i vertici militari fedeli a Teheran in Iraq

04 Gennaio 2020 - 01:04 OPEN
Gli Usa avevano evidentemente nel mirino tutti e tre gli uomini che comandavano ogni forma di mobilitazione popolare e militare in territorio iracheno e anche in Siria e Libano

La foto che vedete ritrae insieme il generale Suleimani, il presidente del comitato di mobilitazione popolare iracheno al Muhandis, ucciso insieme a lui nel raid della notte tra giovedì e venerdì a Bagdad, e il capo delle brigate di Katai’b Hezbollah, Shibl al-Zaydi, che sarebbe stato anche lui ucciso nel secondo raid americano sulla capitale irachena, 22 ore dopo.

Un’azione bis, forse resa necessaria dall’assenza di al-Zaydi dal convoglio con Suleimani. Sta di fatto che gli Stati Uniti avevano evidentemente nel mirino tutti e tre gli uomini che comandavano ogni forma di mobilitazione popolare e militare in territorio iracheno, e anche in Siria e Libano, in raccordo con le autorità di Teheran.

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