Immobile sulla sirena: la Lazio vince in rimonta anche a Brescia (1-2)
Non gioca una grande partita, va sotto al 18′ (gol di un ottimo Balotelli), ma vince la nona partita consecutiva in campionato e va a -3 da Inter e Juventus a parità di incontri giocati. La Lazio parte fortissimo anche nel 2020 e ringrazia il suo bomber Ciro Immobile: è lui a pareggiare su rigore al 41′ e, soprattutto, a segnare al 91′ il gol da tre punti in una sfida difficilissima e a lungo bloccata dall’organizzazione della squadra di Corini. Che, però, cade quando la Lazio segna il gol numero 6 di questo campionato nei minuti di recupero.
La giocata di Balo
La trasferta del Rigamonti è la classica trappola per la Lazio, e non solo per l’astio tra le due tifoserie. Il Brescia di Corini è corto, affamato e con alcune individualità di spessore. Gioca, soprattutto, senza paura e con il plus dell’aggressività spiegato sul terreno del gioco. E così la Lazio, orfana di Luis Alberto, non trova il suo classico fraseggio. Correa, arretrato nella posizione dello spagnolo, non può correre e far correre i compagni. Risultato: in mezzo al campo è tutto intasato e nella ressa di mediana il Brescia ne approfitta per pungere. Lo fa – e fa malissimo alla Lazio – al 18′ quando Luis Felipe si perde un taglio di Balotelli e Mario, beccato dalla tifoseria ospite (con relativo annuncio a scoraggiare beceri cori razzisti), lavora benissimo col fisico e con l’incrocio di traiettoria.
Immobile maggiorenne
La Lazio incassa, ma pian pianino si riprende la partita, insistendo soprattutto dal lato di Lazzari, anche se i movimenti senza palla di Luis Alberto mancano come il pane quotidiano. Serve allora il tacco di Immobile al 41′ per far sfilare un pallone letale verso Caicedo, che lo protegge di fisico e astuzia. Sente il contatto con Cistana, appena ammonito, non calcia e si fa stendere: rosso diretto, rigore. Immobile fa 18 in campionato.
Vantaggio perso al calare del primo tempo e uomo in meno: per il Brescia sembra spalancarsi l’Inferno e, invece, nella ripresa la Lazio comincia col freno a mano della presunzione tirato. Deve aspettare quasi il 70′ la squadra di Inzaghi, schierata nel frattempo col 4-3-1-2 (dentro Jony e Cataldi per Radu e Parolo), per sfiorare il palo da fuori con uno shoot di Correa.
Il Brescia è ordinatamente in controllo, ma cade all’ultimo assalto ospite. E’ il 91esimo quando Milinkovic, ormai attaccante, fa la sponda per Caicedo: palla intelligente dietro per Immobile, che la piazza nell’angolo e fa 19 in campionato. La Lazio riparte col vento in poppa.
Foto di copertina Ansa