Libia, il portavoce di Haftar sulla strage all’accademia militare: «Non ho ordinato il raid»
L’ufficiale dell’Esercito nazionale libico di Khalifa Haftar, Khaled al Mahjoub, ha denunciato come «fake news» la sua rivendicazione del raid contro la scuola militare di Tripoli, avvenuto la sera del 4 gennaio, che ha provocato la morte di almeno 28 persone.
«È totalmente falso ciò che viene riportato dai media secondo cui io avrei dichiarato che la nostra aeronautica ha preso di mira il collegio militare», ha affermato l’ufficiale al Mahjoub, in un post pubblicato dalla pagina della Sala controllo dell’Operazione dignità.
«Il video trasmesso è un fake – ha commentato, riferendosi probabilmente alla clip trasmessa dai media sulle sue dichiarazioni – e presenteremo tutti i dettagli in una conferenza stampa».
Poco prima del passo indietro, le agenzie di stampa avevano riportato la rivendicazione della responsabilità da parte dello stesso ufficiale. Stando alle motivazioni, il raid areo sarebbe stato lanciato perché secondo l’Esercito nazionale libico «i cadetti di quel college non sono aspiranti poliziotti, ma miliziani».
Intanto, dopo l’attacco, migliaia di persone hanno protestato a Tripoli, Misurata, Zawiya, Zuwara e Nalut contro l’esercito di Haftar e i suoi alleati internazionali – Egitto e Emirati Arabi Uniti.
Thousands of protesters rally in #Tripoli, Misrata, Zawiya, Zuwara and Nalut cities to denounce Tripoli Military College massacre by warlord Haftar and his #3UAE and #Egypt backers pic.twitter.com/xFnIqQSRgh
— The Libya Observer (@Lyobserver) January 5, 2020
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