Medio Oriente, telefonata Conte-Merkel su Iran, Iraq e Libia: «Esigenza di uno stretto raccordo Europeo»
Lunga telefonata tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e della Cancelliera tedesca Angela Merkel. Al centro del colloquio telefonico i dossier relativi alla Libia e alla crisi in Iran e Iraq. A renderlo noto una nota di Palazzo Chigi.
Nel corso della telefonata, sul fronte della Libia, è stata ribadita più volte la «necessità di elevare al massimo la pressione diplomatica per promuovere quella soluzione politica che si vorrebbe affrontare nel corso della programmata Conferenza di Berlino».
Per quanto riguarda la crisi in Iraq e Iran da ambo le parti «è stata condivisa l’importanza di mantenere il necessario impegno a favore della stabilizzazione della Regione e del contrasto al terrorismo, nel rispetto della sovranità irachena».
«Il Presidente e la Cancelliera Merkel – conclude la nota – si sono riservati di mantenere uno stretto contatto anche nei prossimi giorni», confermando l’esigenza di una stretta collaborazione e costante coordinamento tra Ministri, Capi di Stato e di Governo e Unione Europea.
Von der Leyen: «Arrestare il ciclo di violenza in Iraq»
Sul fronte iracheno, nel pomeriggio, si era espressa la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, dichiarando: «È importante arrestare il ciclo della violenza, in modo che un’altra azione non dia origine a quella successiva e venga nuovamente creato spazio per la diplomazia».
«In questo l’Europa ha una responsabilità speciale e mentre le tensioni aumentano, sta parlando con tutte le persone coinvolte», ha proseguito von der Leyen, aggiungendo: «In tale contesto, l’Alto Rappresentante (Josep Borrell, ndr) riunirà i ministri degli affari esteri in una riunione speciale del Consiglio per attivare tutti i canali diplomatici».
Parallelamente, von der Leyen ha convocato per mercoledì 8 gennaio una riunione speciale della Commissione per fare «un resoconto sulla sensibilizzazione verso le diverse parti interessate in relazione agli sviluppi in Iraq». «La riunione – ha spiegato la presidente della Commissione Ue – servirà anche come piattaforma per coordinare le azioni che dovranno essere intraprese dai commissari e dai partner in relazione ai loro portafogli».
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Foto di copertina: Epa / Julien Warnand