Raid Usa, premier iracheno: «Soleimani era a Baghdad per trattare con l’Arabia Saudita»
Quando è stato raggiunto dai missili Usa, Qassem Soleimani si trovava a Baghdad per condurre una trattativa riservata con l’Arabia Saudita per conto dell’Iran.
Lo ha rivelato il premier iracheno Adil Abdul-Mahdi alla National Iraqi News Agency. Soleimani sarebbe volato a Baghdad con un messaggio del suo governo in risposta a un altro proveniente da Riad, nel corso di un negoziato diplomatico finalizzato ad allentare le tensioni tra i due Paesi attraverso la mediazione irachena.
Il raid in cui è rimasto ucciso il leggendario generale iraniano ha avuto come conseguenza quella di intensificare le tensioni in Medio Oriente. Teheran ha subito minacciato ritorsioni verso gli Usa e i suoi alleati tra cui Israele e Arabia Saudita.
«Le famiglie dei soldati statunitensi di stanza in Medio Oriente dovrebbero aspettarsi la morte dei loro figli», ha detto la figlia di Soleimani durante i funerali nella capitale iraniana.
«Se gli Stati Uniti non ritirano le forze dalla regione, affronteranno un altro Vietnam», ha detto invece Ali Akbar Velayati, consigliere del leader iraniano Ali Khamenei.
Leggi anche:
- Non è questione di destra o sinistra: l’uccisione di Soleimani è un atto illegale e pericoloso
- Soleimani, la Difesa «smentisce categoricamente» che i droni siano partiti da Sigonella
- Iran, folla oceanica al corteo funebre per Soleimani. «Taglia da 80 milioni di dollari sulla testa di Trump» – Video
- Medio Oriente, «Nessun ritiro dei soldati italiani»: Conte chiede una «missione europea» per fermare l’escalation
- Il falso video della morte di Soleimani ripreso da un drone
- Raid Usa, l’Iran dichiara il Pentagono «un’organizzazione terroristica»