Migranti, annullata a Malta la condanna del comandante della Lifeline: «Pronti a ripartire con una nuova nave»
Dopo diciotto mesi, il capitano della MV Lifeline Claus Peter Reisch è un uomo libero. Reisch era accusato di essere entrato in acque maltesi senza una valida registrazione della nave umanitaria che aveva a bordo 234 persone salvate nel Mediterraneo centrale. Ora la Corte di appello criminale di Malta ha annullato la sua condanna.
A maggio dello scorso anno il comandante era stato condannato al pagamento di una multa di 10mila euro dal tribunale de La Valletta: con la nave “Lifeline” aveva soccorso – nel 2018 – 234 migranti davanti alle coste libiche, ma secondo i magistrati maltesi l’imbarcazione violava le norme sul registro nautico. Una sentenza scandalosa, diceva allora Axel Steier, portavoce della ong di Dresda. «È chiaro che è una sentenza politica». Al momento del salvataggio la nave batteva bandiera olandese.
A maggio il tribunale aveva respinto la richiesta delle autorità maltesi di sequestro della nave – che pure era rimasta ferma fino ad allora – e rigettato l’accusa di aver usato la nave a scopi commerciali senza avere l’adeguata licenza – e ora, spiega Axel Steier a Open, «sarebbe in teoria pronta a ripartire per le sue missioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale. Ma non abbiamo una bandiera idonea».
«Siamo molto sollevati e felici. Ora sappiamo di aver fatto tutto bene», dicono oggi dalla ong Lifeline. «MISSION LIFELINE sta riprendendo la nave adesso, ma non saremo più in grado di usarla, perché nessuno stato ci fornisce una bandiera in condizioni accettabili. Pertanto abbiamo acquistato una nuova nave, che entrerà in servizio in primavera. La “Rise Above” – un ex peschereccio siluro della Bundeswehr – è attualmente in fase di ricostruzione nella Germania settentrionale».
Il salvataggio, nel 2018, aveva causato una vera e propria disputa internazionale tra Malta e Italia (l’allora ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli ne invocava il sequestro per irregolarità), con la Lifeline che alla fine aveva potuto attraccare a La Valletta solo dopo che era stato raggiunto un accordo ad hoc per la distribuzione degli oltre 200 migranti recuperati da Reisch, che all’epoca dichiarò: «Riportare i migranti in Libia non è mai stata una opzione».
Il comandante era stato bloccato subito dopo l’arrivo a Malta per le irregolarità emerse in Olanda nella registrazione della nave.
In copertina Claus Peter Reisch/Lifeline
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