Usa, Trump junior e la foto con Hillary Clinton dietro le sbarre
«Lock her up! Lock her up!»: così cantavano i supporter del presidente Donald Trump durante la campagna elettorale del 2016 nei confronti della sfidante Dem Hillary Clinton. Una minaccia velata, una richiesta di vendetta o di giustizia secondo i punti di vista, diventata slogan politico, leggenda e folklore ancora attuale, come dimostrano le foto postate su Instagram da Donald Trump Junior, figlio maggiore del presidente Trump.
Un simbolo utile in vista delle elezioni
Foto in cui il giovane Trump (42 anni), si mostra sorridente con in mano un fucile d’assalto AR-15. Sul caricatore sono disegnati la Croce di Gerusalemme, usata dai Templari durante le Crociate – un riferimento in apparenza non casuale visito il crescere di tensioni in Medio Oriente dopo l’uccisione del Generale iraniano Soleimani – e una sagoma di Hillary Clinton dietro le sbarre, che suggerisce uno stato di prigionia.
Due riferimenti con i quali presumibilmente Trump Jr ha voluto strizzare l’occhio alla base populista del presidente Usa – i famosi «deplorevoli» come li battezzò infelicemente Hillary Clinton – socialmente conservatrice, tendenzialmente cristiana, “interventista” (i famosi falchi) e “anti-élite”.
Una base che vede nel miliardario newyorchese uno strumento utile per difendere i valori americani all’estero e «bonificare la palude» di Washington D.C., come lui stesso aveva promesso di fare, da persone come Hillary Clinton, espressione di una classe dirigente ritenuta stagnante e irrimediabilmente compromessa.
È così che nel 2020 il canto è tornato in auge durante la nuova stagione elettorale, nonostante Clinton non si sia candidata alle primarie del partito democratico e nonostante il “reato” che le veniva contestato – di aver usato la sua email privata per questioni lavorative quando era Segretario di Stato, compromettendo così la sicurezza nazionale – sia sepolto ormai sotto ai fascicoli dell’inchiesta Russiagate.
Foto di copertina: Instagram / Donald Trump Jr
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