Iran, il volantino di reclutamento martiri per colpire Stati Uniti e Israele
Circola la foto di un volantino con il presunto invito agli iraniani per arruolarsi come martiri per far saltare in aria luoghi negli Stati Uniti e Israele:
La foto del volantino era stata condivisa il 5 gennaio 2020 alle ore 5:24 dall’utente @MohamadAhwaze, giornalista che si occupa dell’Iran, sostenendo che il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica starebbe promuovendo il reclutamento di volontari iraniani per svolgere «operazioni suicide» contro gli Stati Uniti e Israele in risposta all’uccisione del generale Soleimani.
Tra i siti che ne parlano c’è Almashhad-alyemeni.com che la pubblica il 5 gennaio 2020 sostenendo che sia una taglia di 80 milioni di dollari per la testa di Donald Trump. Ecco la condivisione nella pagina Facebook del sito che vanta oltre 2 milioni di fan:
Il testo è scritto in Farsi (persiano), non in arabo, e ciò conferma che tale testo proviene proprio dei territori iraniani. Ecco la traduzione fornita gentilmente da Alessandra D’Este, dottoressa in Lingue, Cultura e Società con indirizzo di Studi sul Vicino Oriente e l’Asia Meridionale:
In nome di Allah il Grande e il Misericordioso
Modulo di iscrizione alle prime attività dei martiri per la fede contro l’America e il regime sionista
Il nobile Corano: E se dopo il patto mancano ai loro giuramenti e vi attaccano a causa della vostra religione, combattete i capi della miscredenza sura at-tawba,versetto12 del corano)
Qualora il nemico attacchi i paesi musulmani e i loro confini, è obbligatorio che tutti i musulmani li difendano con ogni mezzo e possibilità, concedendo anche la propria vita e i propri beni. Questo comando non necessita dell’autorizzazione del sovrano religioso. (Questione n. 2826 dell’epistola dell’Imam Khomeini, che Allah sia con lui). L’Imam Khamenei, estensione di ‘Ali: “Ci sarà una dura vendetta verso l’atto criminoso che ci ha portato via il martire generale Qassem Soleimani e verso qualsiasi altro evento che provochi martiri” (13 dei 1398 = 3 gennaio 2020).
Si tratta dunque di un modulo di iscrizione, infatti c’è una tabella dove inserire i propri dati personali come nome, cognome, titolo di studio, data di nascita, luogo di nascita, nazionalità, numero di cellulare ed eventuali «abilità». Infine, in fondo, si trova l’indirizzo al quale mandare il modulo compilato: a Mashhad, una città del nord-est dell’Iran.
Contattati i colleghi fact-checkers iraniani di FactNameh, già alle prese a novembre per ottenere una connessione a internet dopo il blocco del governo, ci confermano il contenuto e scopriamo che il volantino porta il nome di una moschea locale della città di Mashhad e che l’iniziativa non è promossa da un organo ufficiale iraniano. Secondo quanto ci riferiscono i colleghi, sono state riscontrate molte di queste iniziative in passato.