Libia, Fayez al-Sarraj a Bruxelles: «Abbiamo il diritto di proteggerci»
Prima dell’incontro con il premier italiano Giuseppe Conte il primo ministro libico Fayez al-Sarraj è volato a Bruxelles per un incontro con l’alto rappresentante Ue Josep Borrell. «Non esiste una soluzione militare alla crisi libica e ulteriori azioni militari avranno conseguenze catastrofiche per la popolazione libica e per l’intera regione» ha ribadito al-Sarraj a Borrell.
L’alto rappresentante ha sottolineato che per trovare una soluzione alla crisi, «tutte le parti dovranno sedersi attorno al tavolo e avviare un dialogo politico autentico». Nell’incontro a tre, presente anche il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, si è discusso degli ultimi sviluppi in Libia e della necessità di cessare immediatamente le ostilità per tornare ai negoziati politici sotto la guida delle Nazioni Unite.
Borrell ha anche espresso la disponibilità dell’Ue a mobilitare gli strumenti e le risorse necessarie per garantire la piena attuazione delle misure pratiche per garantire un cessate il fuoco sostenibile e accompagnare il processo politico. L’Alto rappresentante Ue ha confermato l’impegno dell’Ue con tutte le parti per trovare una via d’uscita alla crisi. Borrell ha anche incontrato il ministro degli Esteri libico di Tripoli, Mohamed Taha Siala. Presente anche il capo della diplomazia tedesca Heiko Maas.
A conclusione del vertice, durante la conferenza stampa, rispondendo in arabo a una domanda sulla cooperazione militare tra il governo di accordo nazionale libico e Ankara, secondo una traduzione non ufficiale, al-Serray ha dichiarato: «Abbiamo il diritto di concludere trattati e convenzioni con chi vogliamo. Lo abbiamo fatto in trasparenza. Non abbiamo raccolto mercenari, né combattenti del Sudan o del Ciad. Siamo determinati a proteggerci e nessuno ci leverà questo diritto». Sarraj ha definito «molto produttive» le discussioni con i «responsabili europei» a Bruxelles.
«Non vogliamo – ha continuato il premier – che la Libia divenga un terreno di scontro, di guerre per procura. Vogliamo che l’aggressore fermi i suoi attacchi contro il governo legittimo libico, riconosciuto a livello globale. Questo governo è legittimo – ha concluso – e può fare appello agli alleati e alle altre parti per difendersi».
«La situazione in Libia è molto pericolosa. Stiamo aspettando la visita del primo ministro libico al-Sarraj e incontreremo a Bruxelles o a Roma altri leader libici per analizzare con loro la situazione», aveva annunciato Borrell in mattinata.
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