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Lista ‘morosi’, il Movimento 5 Stelle rivendica i risultati: «Restituiti oltre 106 milioni di euro»

08 Gennaio 2020 - 12:36 Redazione
E 26 milioni «sono stati destinati al microcredito per le imprese, grazie al quale sono state finanziate più di 6mila attività che, a loro volta, hanno generato oltre 14mila posti di lavoro», si legge sul blog delle Stelle

Tra un caos e l’altro, il Movimento 5 Stelle è in questi giorni alla resa dei conti con la questione rendicontazioni e rimborsi, con una vera e propria lista di parlamentari ‘morosi’ che non sono in regola con i bonifici.

«L’85% dei parlamentari è in regola con le restituzioni ai cittadini», dicono i capigruppo M5s di Camera e Senato Davide Crippa e Gianluca Perilli. Nelle prossime ore partiranno i procedimenti dei probiviri per chi non è in regola, ovvero il 15% dei parlamentari, pari a 45 esponenti del Movimento tra deputati e senatori. Le procedure vanno dal richiamo alla sospensione all’espulsione, a seconda della gravità della ‘morosità’.

Il Movimento 5 Stelle «è l’unica forza politica i cui eletti restituiscono, o meglio dire donano, parte del loro stipendio!», rivendica oggi il partito dal Blog delle Stelle. «Le restituzioni sono per noi fonte di orgoglio per due motivi: il primo perché dimostriamo, nella pratica, che si può fare politica anche senza i compensi che negli anni la politica si è auto-elargita; secondo, perché questi soldi ritornano alla collettività, ai cittadini. Da quando siamo entrati nelle istituzioni, abbiamo sempre con orgoglio tenuto fede a questo impegno».

Le cifre

«I media italiani – si legge ancora – utilizzano però anche questo argomento per criticare il Movimento 5 Stelle. Al solo scopo di fare chiarezza e in nome del principio di trasparenza, sulle restituzioni si precisa che fino ad ora i portavoce del Movimento 5 Stelle nelle istituzioni nazionali, regionali ed europee hanno restituito in totale oltre 106 milioni di euro», si rivendica ancora sul blog.

«Di questi, circa 26 milioni sono stati destinati al microcredito per le imprese, grazie al quale sono state finanziate più di 6mila attività che, a loro volta, hanno generato oltre 14mila posti di lavoro. Relativamente al conto destinato ai versamenti dei portavoce, il saldo disponibile a fine 2019 al netto degli impegni già presi è di 2.251.857,52 euro. 3 milioni di euro sono già destinati al progetto “Facciamo Scuola” (rivendicato qui da Jacopo Berti, uno dei probiviri, ndr), progetto che ha già consentito decine di interventi educativi e strutturali in tanti istituti scolastici italiani. 590.500 euro andranno invece al Fondo per il diritto al lavoro dei disabili: il versamento della somma avverrà a breve».

Da inizio legislatura, hanno ricordato i capigruppo di Camera e Senato al termine del vertice con i probiviri, i parlamentari del M5s hanno restituito «oltre 13 milioni di euro, denaro utilizzato per aiutare i cittadini e le piccole e medie imprese, con iniziative riguardanti sanità, scuola, alluvionati, aiuti alle famiglie delle forze dell’ordine, finanziamenti per il fondo per il contrasto della povertà educativa e il fondo contro la violenza sulle donne», hanno spiegato ieri Crippa e Perilli.

«Per quelli non in regola i probiviri ci hanno comunicato che, nelle prossime ore, verranno aperti, come da Statuto, i relativi procedimenti»., dicono i due capigruppo. Come previsto dallo statuto del Movimento, a partire dall’apertura del procedimento, chi non è in regola avrà a disposizione dieci giorni per presentare le controdeduzioni.

In copertina immagine Blog delle Stelle

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